AvolaCronacaProvincia di SiracusaSiracusa

Una famiglia di rifugiati in ogni parrocchia o convento. Sono pronti i nostri sacerdoti e i vescovi ad accogliere l’invito di Papa Francesco ? Tanti i luoghi di culto vuoti.

“Non siate sordi” . Questo l’appello di Papa Francesco stamani all’Angelus verso i vescovi e i parroci.  “Aprite le porte agli immigrati. Che ogni parrocchia, convento, comunità, santuario, accolga una famiglia di profughi.” Questo ha chiesto il Papà ai religiosi sapendo bene che in tutta Italia ci sono ben 26 mila parrocchie che possono dare risposte immediate per l’accoglienza di tanti rifugiati. La possibilità di poter accogliere migliaia di famiglie senza pesare sulle spese dello Stato e’ possibile. Occorre aspettare e vedere come il clero e le comunità religiose risponderanno a questo appello. Non e’ la prima volta che Papa Francesco chiede alla sua chiesa di accogliere chi fugge dalla propria terra. Questa volta l’appello e più concreto. Il Papà vorrebbe una famiglia di profughi in ciascuna parrocchia, a partire dalle due della sua diocesi vaticana. Ma sono pronti i nostri vescovi e parroci ad aprire le porte delle canoniche, dei conventi, dei monasteri, dei santuari, alle famiglie dei rifugiati ? Eppure sono tanti i luoghi di culto sparsi nel territorio e scarsamente abitati. Locali immensi che potrebbero ospitare più di una famiglia. Edifici e conventi quasi dismessi che potrebbero essere affidati agli immigrati. Da Lentini ad Augusta, a Siracusa, ad Avola, Noto, Pachino e Palazzolo. Non mancano gli edifici di culto liberi. Ad Avola Antica il vecchio Convento trasformato in albergo e a tutt’oggi chiuso. I conventi di S. Corrado di Fuori e della Madonna della Scala sono vuoti. Perché non accogliere l’appello del Papa ? Vedremo se scatterà nelle nostre diocesi la sensibilità cristiana dell’accoglienza e della misericordia.

C.B

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