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Ultim’ora: anziano ucciso dal branco per gioco. I vicini sconvolti! 

SIRACUSA – 8 ottobre 2016 

Era la terza volta, per tre giorni consecutivi, che il branco terrorizzava l’anziano minacciandolo con il fuoco. L’uomo, Giuseppe Scarso, pensionato, fruttivendolo ambulante residente in una modesta abitazione di via Servi di Maria, ora è ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania in condizioni gravissime. L’uomo è conosciuto dai vicini di casa che lo descrivono come una persona semplice, molto mite e con problemi di salute fisici, relazionali e mentali che lo rendevano particolarmente fragile, quasi indifeso. Forse anche per questo l’uomo aveva subito già due volte l’attacco di un gruppo di ragazzi che lo avrebbero spaventato e poi picchiato e, sabato notte, si sarebbero introdotti ancora una volta nella sua abitazione e gli avrebbero gettato addosso benzina per poi darlo alle fiamme.
L’uomo è conosciuto da tutti e tutti, nel rione che gravita attorno alla chiesa di Grottasanta, vogliono bene a “don Pippo”. “Un uomo dolce e buono – racconta Pamela La Mesa, presidente della circoscrizione – che per tanti anni ha lavorato come fruttivendolo ambulante e che è da sempre benvoluto per la sua generosità: spesso, infatti, è solito regalare frutta e verdura ai vicini di casa. Spesso, quando qualche famiglia parte per le vacanze si raccomanda all’anziano per innaffiare le piante o prendere la posta”. E loro, gli abitanti del vicolo di via Servi di Maria dove abita l’uomo, si stringono oggi attorno a don Pippo e alla sua famiglia.
“Dopo la morte dell’anziana madre, da 15 anni vive da solo – dice Rosario Dell’Arte, vicino di casa dell’uomo – e da tempo aveva qualche problema di salute legato anche all’età. Non guida per questo e ama spostarsi in bicicletta; proprio in giro per il quartiere già in passato aveva subito qualche spiacevole episodio a causa di ragazzini che lo offendevano o gli tiravano addosso piccole pietre”. Per questo, da qualche mese don Pippo girava con un bastone per potersi difendere. “Ma si è sempre trattato di ragazzate – dicono una coppia di vicini – non immaginavamo si potesse arrivare a tanta crudeltà. Sabato notte abbiamo sentito le grida e poi chiamato il 118”.

Fonte “La repubblica”

Nella foto: la casa dell’anziano 

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