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Suggestioni Barocche. Grande affluenza in occasione dell’inaugurazione

Grande affluenza per l’inaugurazione di ieri della mostra “Suggestioni Barocche nell’Arte Contemporanea”.

Si è tenuta ieri domenica 28, alle ore 18.30  presso l’ Ex Convento di S. Antonio da Padova, via Garibaldi, a Noto Alta l’inaugurazione della mostra “Suggestioni Barocche nell’ Arte Contemporanea”,  l’esposizione degli abiti d’epoca restaurati del Museo di Palazzo  Bellomo.

L’esposizione che si è si articolata in tre momenti, dando vita ad un’unica mostra, ha sugellato l’incontro tra la raffinata tradizione siciliana degli abiti d’epoca settecenteschi, restaurati per l’occasione, come la veste dell’Imperatore in seta ricamata con filati in oro, o la veste aristocratica femminile in velluto di seta, e l’originalità delle creazioni moderne, frutto del lavoro e del design creativo della stilista Marella Ferrera.

Il tutto in una cornice davvero “sui generis” dell’ex Convento di Via Garibaldi, che fino al 31 luglio 2015 si trasformerà in un vero e proprio laboratorio e museo di storia e arte siciliana,  in cui si cercherà di dar lustro alla storia del ricamo e delle tecniche di lavorazione dei filati,  in cui tessuti antichi e pregiati racconteranno l’Isola, con preziosi decori in terracotta, intrecci in spago e macramè.

Contribuirà a rendere ancora più suggestiva la mostra la presenza di vere e proprie statue viventi, in cui quindici modelle racconteranno l’architettura barocca in un’atmosfera carica di arte e contaminazioni.
Infine, a completare il tutto saranno le opere monumentali di Giuseppe Cuccio, che rappresentano un momento simbolico forte,  un racconto quasi mistico e complesso tra sculture e pittura, che scandirà le tappe principali del percorso artistico e professionale dell’artista, che si accinge a divenire una figura emergente dell’arte italiana ed europea.

Ancora una volta l’amministrazione netina ha saputo, mediante l’espediente della suddetta esposizione, raccontare la veneranda suggestione barocca del patrimonio nostrano.

 

Corrado Tardonato

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