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Sono continuate al Ministero delle Infrastrutture gli incontri per i treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia.

Sono continuate al Ministero delle Infrastrutture, le riunioni per definire modi e tempi di attraversamento dello Stretto di Messina.
Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato anche Vincenzo Vinciullo in qualità di Vicario della Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana, sono stati posti i temi, tanto dibattuti in questi giorni, relativamente all’attraversamento dello Stretto, all’interruzione della continuità territoriale e ai disservizi che i siciliani dovranno sopportare a causa della cosiddetta tratta ferroviaria da e per il continente.
Dalla discussione, come ha detto l’onorevole Vinciullo, è emerso che i servizi notturni non saranno assolutamente messi in discussione e che dalle 19 in poi la continuità territoriale verrà mantenuta, nel senso che non vi sarà la necessità di scendere dal treno per spostarsi verso il continente, quindi tutto rimarrà com’è adesso.
Diverso il problema nelle ore diurne, su cui Trenitalia e RFI insistono affinché si possa avere l’interruzione della tratta e la possibilità di scendere a Messina.
Però, i vertici di Trenitalia e RFI hanno assicurato che la distanza fra il treno e il traghetto sarà solo di 150 metri a Messina, e di 40 metri a Villa San Giovanni.
Nell’uno e nell’altro caso, ha continuato l’On. Vinciullo,vi saranno strumenti che agevoleranno il percorso dei viaggiatori quali scale mobili, tapis roulant e gallerie per proteggere i passeggeri dalle intemperie.
Di contro, aumenteranno a 11 coppie i trasferimenti marittimi tra la Sicilia e il resto d’Italia e i treni che verranno utilizzati durante le ore diurne saranno gli Intercity, che sostituiranno i vecchi e obsoleti treni sui quali siamo costretti a viaggiare.
Nessun posto di lavoro verrà messo in discussione, nel senso che verranno riqualificati tutti i lavoratori che ad oggi sono impegnati con varie funzioni nello stretto.

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