CronacaProvincia di SiracusaSiracusa

Non c’è posto all’Umberto I e un uomo malato di diabete muore a casa sua, dopo lunghe attese in ospedale. Ennesimo caso di malasanità?

E’ triste quanto preoccupante la storia di Giuseppe Adorno, un uomo di 52 anni di Solarino, morto dopo aver chiesto ricovero all’Umberto I di Siracusa e dopo essere stato portato a casa per mancanza di posti letto. Potrebbe trattarsi dell’ennesimo caso di malasanità. Molto conosciuto in paese, da un po’ di tempo era malato, soffriva di diabete ed era in cura al centro dialisi presso l’ospedale di Avola. Tutto sembra procedere normalmente ma la mattina del 5 marzo qualcosa va storto. Dice alla moglie di sentirsi debole, non ha voglia di alzarsi e lamenta dei fastidiosi dolori in tutto il corpo. I ragazzi del centro dialisi, che lo conoscono da tempo, cercano di rincuorarlo e lo caricano nell’ambulanza per portarlo comunque verso l’ospedale di Avola. Si accorgono però che qualcosa non va e decidono di cambiare direzione di marcia per correre subito al pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. Cosa sia successo una volta entrato dentro l’ospedale lo potranno spiegare solo i medici. Quello che ci è dato sapere ci lascia comunque perplessi: l’uomo sarebbe  entrato alle 13,45 e sarebbe stato visitato alle 22:30. Tanto tempo. Troppo. Alla fine, a quanto pare, è stato dimesso per mancanza di posti, con la raccomandazione di assoluto riposo e niente di più. Il giorno successivo il signor Adorno continua a lamentare malessere e debolezza e non si alza dal letto. La mattina di sabato 7 marzo, intorno alle 7, Giuseppe ancora provato, si alza per andare in bagno, ma dopo appena pochi passi cade per terra con una emorragia al naso e alla bocca. A quel punto il suo corpo non reagisce più e si accascia privo di vita. Inutili i tentativi dei familiari che hanno subito provato a prestare aiuto e immediata la denuncia ai Carabinieri per omissione di soccorso. Il magistrato di turno, Caterina Aloisi, ha autorizzato l’immediato sequestro della cartella clinica e della salma, disponendo l’autopsia per martedì mattina. Saranno i dati autoptici, dunque, ad accertare le reali cause della morte.

 

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