Siracusa, i volontari puliscono l’area del Plemmirio

Siracusa (22/05/20179 –  Si prevedeva di pulire solo Punta della Mola, invece è stato possibile spingersi per due chilometri, fino a Punta Tavola. Centinaia di volontari, provenienti anche da altre provincie, si sono sporcati le mani per difendere il bene comune, per ridare dignità a un luogo unico, l’istituenda riserva naturale orientata del Plemmirio. Le mareggiate invernali e l’inciviltà di alcuni bagnanti avevano lasciato troppe bottiglie di plastica, di vetro, lattine, bidoni, cartoni, indumenti e rifiuti vari.

Una domenica all’insegna del senso civico. L’iniziativa è stata organizzata dal Coordinamento SOS Siracusa, di cui Natura Sicula fa parte, ed è stata animata da un congruo numero di volontari. Solo il 10% dei rifiuti non è stato possibile differenziarli. Due automezzi messi a disposizione dall’IGM e dal Consorzio Plemmirio hanno consentito di fare la spola per portare i sacchi pieni fino al Centro Comunale di Raccolta di via Elorina per non saturare i cassonetti vicini.

L’enorme partecipazione è il chiaro sintomo che negli anni è cresciuto il senso di appartenenza verso questo luogo del cuore che attende da troppo tempo di diventare riserva terrestre, vittima dell’immobilismo di un governo regionale, fortunatamente in scadenza, incapace a tutelare il patrimonio culturale e naturale.. Il Plemmirio è “nostro”, e l’intervento d’oggi è stato il modo più efficace per contrapporre l’amore dei siracusani agli interessi di chi è avverso alla riserva.

Il dover raccogliere i rifiuti in maniera differenziata ha consentito di fare chiarezza su alcuni particolari. Il materiale maggiormente abbandonato era la plastica, specie il polistirolo che i pescatori alle foglie di palma per pescare i pesci d’ombra (pesce pilota o fanfano). Il mare è invaso dalla plastica. È stato stimato che nel mondo ogni giorno vengono buttati in mare 100 milioni di bottiglie, e che nel 2050 negli oceani avremo più plastica che pesci. Il paradosso è che la metà della plastica la usiamo una sola volta e poi la buttiamo, soffocando i mari e gli animali che vi vivono. Urge un impegno internazionale per vietare la produzione di plastica usa e getta.

Fabio Morreale

 

 

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