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Siracusa, i dipendenti delle ex Province Regionali siciliane oggi in corteo da piazzale Marconi alla Prefettura

Siracusa, 11 aprile ’16 – Mancati stipendi ai dipendenti, totale assenza di servizi. Organizzazioni sindacali tutte in corteo, questa mattina, assieme ai dipendenti della Provincia di Siracusa, ai lavoratori di Siracusa Risorse, alle delegazioni provenienti dalle altre province siciliane. Circa 500 i protestanti per un corteo che da piazzale Marconi si è spostato lungo corso Umberto fino a piazza Archimede, sede della Prefettura. Insieme ai dipendenti dell’Ente provinciale di Siracusa, le delegazioni arrivate dalle ex Province di Palermo, Catania, Messina e Caltanissetta.

«Si tratta dell’’ennesima protesta al fianco dei lavoratori delle ex Province – hanno dichiarato i segretari generali di FP Cgil, FP Cisl e Uil Fpl, Franco Nardi, Daniele Passanisi e Gesualda Altamore –, avevamo manifestato altre volte perché le cose non andavano per il verso giusto complice la politica regionale che non varava la legge di riforma per le ex Province; oggi questa legge è stata varata ma da tre mesi i dipendenti non ricevono stipendi e i soldi del fondo integrativo. Vogliamo fatti concreti, vogliamo vederci chiaro, perché siamo stanchi delle solite promesse. Vogliamo sederci attorno a un tavolo con questa amministrazione comunale e regionale per capire se i soldi ci sono. Devono portare sul tavolo risposte concrete per capire quali azioni attivare e quindi far funzionare in modo adeguato questo importante e significativo ente».

«La politica si deve attivare per porre rimedio a quanto ha causato non decidendo – hanno dichiarato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, presenti alla manifestazione – Quella della ex Provincia è una vertenza aperta che stiamo seguendo e che merita l’attenzione di tutti. Garanzia per i dipendenti, ruolo dell’ente e servizi ai cittadini. La politica si assuma le proprie responsabilità».

Un lungo corteo, dunque, e una sorta di volantinaggio porta a porta per ribadire cosa non funzioni e cosa in sostanza chiedono i lavoratori: riqualificazione del personale al fine di internalizzare i servizi, riduzione dei fitti passivi, adeguamenti contrattuali dei fitti attivi, rivisitazione delle utenze, vendita delle quote azionarie S.A.C., alienazione di alcuni immobili non strategici, razionalizzazione dei costi della società “in house” per la tutela dei lavoratori e la conseguente internalizzazione della gestione nonché rivisitazione degli organi e del contratto dei servizi, adozione di un regolamento adeguato alle norme del Codice della strada ed aggiornamento dei canoni dei varchi sulle strade provinciali, incremento attività di controllo del territorio.

 

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