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Siracusa, Consiglio comunale: via libera alle spettanze per i lavoratori ex Pirelli Nel bilancio anche un capitolo contro le calamità naturali

Siracusa, 9 febbraio ’17 Anticipazione per pagare i compensi dei lavoratori ex Pirelli e un nuovo capitolo di bilancio per le emergenze in caso di calamità naturali, finanziato da consiglieri comunali e privati, proposto da Salvatore Castagnino. Queste le due decisioni prese ieri dal consiglio comunale (oltre all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti), che si è poi sciolto per mancanza del numero legale. L’assemblea tornerà a riunirsi stasera alle 18,30 e riprenderà i lavori dalla discussione sulla mozione per l’abolizione della seconda commissione consiliare (Politiche sociali) che porta la firma di Salvo Sorbello, Cetty Vinci e Simona Princiotta.

La prima proposta all’ordine del giorno, tuttavia, riguardava una variante urbanistica, rinviata però ad altra data, relativa a un comparto edilizio tra viale Scala Greca e viale Santa Panagia all’interno del quale sono stati trovati i resti di una necropoli. Come illustrato dall’assessore all’Urbanistica, Antonio Moscuzza, e dal responsabile del piano regolatore generale, Nunzio Navarra, la variante non comporterà modifiche in termini di cubature e di occupazione di spazi ma solo spostamenti all’interno del comparto per salvaguardare i ritrovamenti. Inoltre, in risposta a una domanda di Castagnino, è stato chiarito che il provvedimento non modifica il valore delle aree.

Richieste di approfondimento sono arrivate da Vinci e da Alberto Palestro, che ha fatto riferimento a un contenzioso pendente in tribunale e ha domandato se la commissione Urbanistica si fosse pronunciata sul punto visto che comunque il parere non era agli atti. In assenza del presidente della commissione, Franco Formica, ha preso la parola Gaetano Firenze nella veste di componente, per chiarire che l’organo consiliare aveva votato la proposta con una sola astensione prevedendo come prescrizione la salvaguardia della necropoli.

La proposta di rinvio del provvedimento, a quel punto, è stata chiesta da un altro componente della commissione Urbanistica, Antonino Trimarchi, così da acquisire il parere mancante; il rinvio è passato con 13 sì, 8 astensioni e un voto contrario.

È stato approvata senza dibattito la presa d’atto che consente di sbloccare circa 240mila euro per le retribuzioni dei dipendenti comunali ex Pirelli. Il provvedimento è stato illustrato dal segretario comunale, Danila Costa. Si tratta di soldi che il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha richiesto come anticipazione dal Fondo straordinario della Regione; da Palermo è stato risposto che l’atto deve prima passare attraverso una presa d’atto del consiglio comunale in quanto l’anticipazione va poi inserita nel bilancio di previsione 2017. La proposta è passata con 15 sì e 8 astensioni; approvata anche l’immediata esecutività così che le somme possano essere versate ai lavoratori nel più breve tempo possibile. (segue)

Unanimità di consensi, invece per la mozione di Castagnino sull’istituzione di un nuovo capitolo di bilancio contro le emergenze. La proposta è state meglio specificata nel corso del dibattito prevedendo che la destinazione delle somme non fosse solo per i terremoti ma per le calamità naturali in genere e che l’atto fosse inteso come mandato dato al ragioniere generale. In questo senso si sono espressi Carmen Castelluccio e Firenze, mentre perplessità sono state sollevate dal Palestro, che ne ha contestato la genericità nelle finalità e nelle procedure; da Vinci, che ha proposto di rinviare l’argomento in sede di approvazione del bilancio di previsione 2017; e da Sorbello, che ha tenuto a chiarire come non si tratti di un aiuto immediato dato alle popolazioni colpite poiché le somme saranno disponibili dopo l’approvazione dello strumento finanziario.

Nel capitolo in questione confluiranno i gettoni di presenza ai quali, su base volontaria, di volta in volta i consiglieri comunali intendono rinunciare e potrà accogliere anche versamenti fatti da privati per fronteggiare le emergenze dettate da calamità naturali.

La richiesta di abolizione della seconda commissione è stata illustrata da Sorbello e motivata con il fatto che non si riunisce da 11 mesi e non riesce a eleggere un presidente. L’idea è di spalmarne le competenze alle altre 4 commissioni poiché, ha evidenziato il consigliere, in questo momento si sta creando un danno alle fasce deboli della popolazione che non vedono le loro necessità adeguatamente rappresentate e sostenute all’interno dell’Ente.

Per Castagnino e Palestro la proposta era mal formulata poiché la commissione può essere cancellata solo dopo avere modificato il relativo regolamento. Stessa posizione espressa anche da Fortunato Minimo, per il quale sarebbe più utile un “atteggiamento positivo” tentando di eliminare le cause che non consentono il funzionamento dell’organo.

Del tutto diversa la posizione Vinci per la quale il dato di fatto è che la commissione non lavora da un anno mentre in città si vivono situazioni di vera emergenza sociale.

Infine, Alessandro Acquaviva ha definito una forzatura mettere in relazione l’attività della commissioni con le scelte dell’Amministrazione ma ha giudicato “non peregrina” la proposta perché comunque va nel senso della riduzione degli organi consiliari e, quindi, dei costi della politica.

Prima del voto, Loredana Spuria, nella veste di scrutatrice, ha chiesto la verifica del numero legale e l’appello del presidente ha portato allo scioglimento della seduta.

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