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Siracusa, al Consiglio comunale bocciate riduzione TARI e servizio idrico pubblico

Ieri durante la seduta del Consiglio comunale di Siracusa sono state respinte le proposte del Consigliere Sorbello e Castagnino su TARI e servizio idrico pubblico. La risposta dell’assessore al Bilancio Scrofani.

 

Siracusa, 30 settembre 2015. Si è tenuta ieri la seduta del Consiglio Comunale a Siracusa, dalla quale sono emerse diverse decisioni che hanno fatto discutere, riguardante la Tari e il servizio idrico.

Innanzitutto è stata bocciata la mozione presentata dal consigliere di opposizione, Salvo Castagnino, a proposito del servizio idrico pubblico, definito “puro populismo”.

La mozione discussa ieri in aula, con la quale, in virtù della legge regionale che riconosce ai comuni la possibilità di gestire direttamente il servizio idrico, il consigliere Castagnino chiedeva di attivare tutte le procedure per preparare l’ente a prendere in carico la gestione del servizio idrico direttamente e senza l’intervento di privati. “Come possono smentire ancora una volta il loro programma elettorale?”, si chiede Castagnino che poi incalza: “Loro che dell’acqua pubblica avevano fatto una bandiera in campagna elettorale, ma qualcosa non è andato per come doveva andare. E’ mancata trasparenza, ovvero l’affidamento del servizio è stato fatto senza l’applicazione delle procedure previste (bando europeo).

Dunque la maggioranza ha bocciato la proposta del consigliere per rendere pubblico il servizio idrico da aprile 2016.

Anche il Consigliere comunale Sorbello ha da recriminare sull’andamento della seduta di ieri: “Ho chiesto invano, nella seduta del consiglio comunale di ieri, di sapere perché paghiamo somme salatissime per servizi sul cui svolgimento si nutrono molti dubbi, come il lavaggio di vie e piazze, lo svuotamento di circa 400 cestini stradali, il diserbo dei marciapiedi, la raccolta differenziata (che costerebbe quasi 600mila euro senza che se ne conoscano gli eventuali ricavi), il lavaggio dei cassonetti, ma non ho ricevuto alcuna risposta perché non era incredibilmente presente alcun rappresentante del settore ecologia”, ha chiosato Sorbello.

Dunque stante così le cose, Siracusa avrà la tariffa per la raccolta dei rifiuti tra le più alte di tutta l’Italia.

Ma sulla seduta di ieri del Consiglio, è intervenuto anche l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani che ha dichiarato: “Il Consiglio ha approvato largamente la proposta dell’Amministrazione comunale sul Pef, piano economico finanziario tari, quale atto propedeutico al bilancio di previsione 2015 con un costo stimato in 29.893.000 euro che prevede riduzioni ed esenzioni per 2,5 milioni di euro. Il piano economico risente certamente della modalità di un servizio ancora troppo carente legato ad un regime di proroghe decennali con un capitolato del 2002, abbondantemente superato che ci ancora al passato e confinato ad un territorio che nel tempo ha modificato le sue aree urbane.

Infatti in quel capitolato non si tiene conto di una città che ha avuto una forte espansione. “Basti pensare all’insediamento urbano della Pizzuta o Tremilia; o alle nuove abitudini che vedono sempre più abitate zone balneari come l’Isola, il Plemmirio, Fanusa ed Arenella- continua Scrofani- Tutto questo in contemporanea con il cambiamento delle regole fiscali imposte dallo Stato che fino a qualche anno fa compensava alcuni tributi e l’immutato corrispettivo alla ditta esecutrice del servizio”.

“Da queste considerazioni – conclude l’assessore- dobbiamo certamente partire per comprendere lo sforzo di questa Amministrazione per contenere le spese di un servizio che parte già con un grosso deficit iniziale e la necessità di coprire l’intero territorio con interventi certamente non adeguati o a spot.

Corrado Tardonato

 

 

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