NewsPoliticaProvincia di PalermoRegione

Si accendono i toni tra Crocetta e Faraone. Raciti: “Crocetta si scusi”

Polemiche tra il presidente della Regione e Faraone. “Crocetta ha usato toni ed argomenti offensivi di cui farebbe bene a scusarsi” dice Faraone, che convocherà una direzione regionale per sabato prossimo.

Sembra non esserci pace tra il governatore della Sicilia e una parte di Partito Democratico. Non una parte qualunque, ma proprio quella che, vuoi o non vuoi, serve da cinghia di collegamento con Roma. Dal governo Renzi, solo da lì, possono arrivare le risorse per tenere in piedi la Sicilia. Da quell’esecutivo nel quale Davide Faraone recita il ruolo di sottosegretario, dopo aver fatto parte per mesi della segreteria nazionale dei democratici. Ora, i rapporti sembravano rinsaldati ma era, evidentemente, un’illusione. Ritornano, invece, ad inasprirsi le polemiche tra i due e questa volta con toni ancora più forti che nel passato.

Ad aprire il sipario al teatrino politico le forti dichiarazioni di Faraone in occasione dell’inaugurazione di un circolo PD a Messina. “Sono molto preoccupato – ha detto – sulla situazione politica regionale in Sicilia. Dalla maggioranza all’opposizione non c’è alcuna consapevolezza della gravità della situazione. Liti, beghe, riti tribali da Prima repubblica, mentre tutto crolla” E ancora: “abbiamo bisogno di un interlocutore credibile e in questo momento non c’è, perché mentre il governo Renzi cerca i modi per scongiurare il peggio, in Sicilia c’è l’Ars che sembra la casa del Grande Fratello ed un ceto politico appassionato nel discutere di deleghe e posti in giunta in un dibattito sempre più lontano dai bisogni dei siciliani”. Il discorso non fa una grinza, peccato che proprio il Pd di Faraone governi in giunta con Crocetta e sia impegnato in quell’appassionato dibattito sulle deleghe per i 36 assessori che finora si sono avvicendati in due anni e mezzo.

La risposta di Crocetta è arrivata senza farsi aspettare con un lunghissimo post su Facebook, pungente e ironico: “Sono veramente esterrefatto dei toni anti istituzionali che il sottosegretario Faraone continua ad usare nei confronti della regione siciliana – sbotta Crocetta –  Vorrei ricordargli che la sua posizione di “nominato” mal si addice al ruolo che continua a pretendere per se, ammiccando, neppure celatamente, che, se Crocetta non si allinea, Roma chiude i rubinetti. Così, leggero come una piuma, puro siccome un angelo, continua a dire che Roma nel 2016 aiuterà la Sicilia, non comprendendo neppure di cosa parla e soprattutto a nome di chi parla. Che bravo ragazzo, un picciotto veramente in gamba. Geniale!”. Lo sfogo di Crocetta è lungo, carico di parole forti e piene di sarcasmo. Così dice ancora, fra le altre cose: “ Lo so che il buon Davide, che non è quello della lotta contro Golia per assenza delle caratteristiche morfologiche (quello era un giovane atletico) mi farà rispondere a comando da qualcuno, come per esempio quel famoso sindaco eroe senza macchia né paura, rottamatore di primo piano di Siracusa (credo che si chiami Garozzo) sponsorizzato da Foti. Un nome a me sconosciuto fino a quando non ho letto le intercettazioni Expo. D’altra parte negli anni del buon Daviduccio non ho mai fatto parte del potere della politica siciliana, sono rimasto sempre fuori grazie a Dio, e forse grazie anche a me”! E dopo la prima “stoccata”, Crocetta non si ferma, anzi, se possibile, rincara la dose:  “Astro nascente del firmamento, luce nuova che illumina la Sicilia. Se Faraone non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Io non mi sono fatto mai tante risate in vita mia come da quando Faraone è diventato politico nazionale. Noi siciliani, che senza Roma non riusciamo a fare nulla, non ci eravamo accorti che avevamo un vichingo estraneo alle vicende della Sicilia, l’uomo della provvidenza!”. E poi conclude con un richiamo alla mitologia: “Naturalmente aspetto le prossime indicazioni per i nuovi gabinetti dei due assessorati, perché qualcuno in quota ti spetta sempre, ma questa è politicuccia, tu non c’entri mai. Tu voli alto. Un po’ come Icaro”.

Ebbene le reazioni del PD non sono tardate: “Non si può trasformare una vicenda delicata come quella del futuro della Regione Siciliana e dei rapporti col Governo nazionale in una questione di rissa personale. – tuona Fausto Raciti –  Crocetta ha usato toni ed argomenti offensivi di cui il Presidente della Regione deve fare a meno e di cui farebbe bene a scusarsi. Il PD in Sicilia si è fatto garante di una comune responsabilità sulle sorti dell’Isola per provare a dare una mano. A questo punto ritengo doveroso e non rinviabile il confronto con la direzione del Partito siciliano per stabilire insieme cosa fare.” Il segretario regionale del Partito Democratico è così che oggi ha annunciato la prossima direzione del partito in Sicilia, convocata per sabato prossimo.

Ilaria Greco

Pubblicità