CronacaProvincia di Siracusa

Sequestro ragazza in Turchia: tutto smentito, i genitori tornano in libertà

Tutto smentito: non sarebbe vero che la ragazza era stata sequestrata! Il gip non ha convalidato il fermo nei confronti dei genitori.

Siracusa, 2 ottobre 2015 – Il gip di Siracusa Andrea Migneco non ha convalidato il fermo dei genitori accusati di avere sequestrato, drogato e maltrattato la propria figlia diciannovenen, Aysegul Durtuc.

La giovane, come si ricorderà (leggi qui il nostro articolo)  aveva denunciato di essere stata portata e trattenuta contro la sua volontà in Turchia perchè la coppia (stando alle motivazioni precedentemente avanzate, adesso smentite categoricamente dai genitori) non voleva che si comportasse e vestisse “alla occidentale”.  Birol Durtuc, 40 anni, e la moglie Yasemin Durucan, 36 anni, dunque, tornano in libertà. Mantenuta la misura del divieto di avvicinamento dei genitori nei luoghi abitualmente frequentati dalla figlia.

Il giudice ha accolto le motivazioni sostenute dai difenzori degli indagati, gli avvocati Sofia Amoddio e Giovanna Cicero. Dopo un lungo interrogatorio ai genitori, durato quasi 3 ore, sarebbe uscita una ricostruzione dei fatti totalmente diversa da quella descritta dalla ragazza. Da quanto raccontato dai genitori, la ragazza, a causa del carattere un po’ turbolento, avrebbe sin dall’adolescenza creato problemi arrivando a fare avviare un’indagine nel 2012 nei confronti del padre, accusato di maltrattamenti nei confronti della figlia, allora minorenne. La giovane andò a vivere in una comunità per minori seguita dai servizi sociali dove è rimasta per 3 anni, mentre si svolgevano le indagini contro i genitori che sfociarono in una archiviazione. Dopo essere divenuta maggiorenne la ragazza sarebbe andata a vivere da sola e avrebbe iniziato a lavorare in una gelateria. A un certo punto la madre, con cui la giovane avrebbe mantenuto sempre buoni rapporti, le avrebbe chiesto  se voleva andare insieme a lei in Turchia a trovare i parenti e per stare vicini al fratello minore bisognoso di cure. Lei avrebbe accettato di buon grado.

Stando sempre al racconto della madre, la ragazza avrebbe lavorato fino alle 2 di notte e praticamente non avrebbe dormito per oltre 12 ore, tanto dura il viaggio fino a destinazione. Giunta a casa dei nonni avrebbe dormito tanto tempo per questo motivo e non certo – dice la madre – perchè drogata.

Tra l’altro il materiale fotografico prodotto dai legali dimostra che la ragazza stava trascorrendo delle spensierate giornate visto che le foto la ritraggono sorridente, vestita all’occidentale, in compagnia dei cugini e di altre persone in turchia.

Ilaria Greco

 

Pubblicità