Rigettati a mare 500 ricci pescati illegalmente

Siracusa. 9 maggio 2016 –

  La Capitaneria di Porto rende noto di aver portato a termine diverse attività di polizia giudiziaria per il contrasto della pesca illecita perpetrata da parte di diportisti e della vendita di prodotto ittico privo di tracciabilità.

    Nelle prime ore del giorno, i militari della Sezione di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Siracusa, dopo accurata attività di perlustrazione lungo la costa di Marina di Melilli, hanno intercettato un sub impegnato nell’attività illecita di pesca di ricci all’interno della baia di Santa Panagia. Il subacqueo, dopo essere stato identificato, è stato sanzionato per aver effettuato la pesca in violazione della normativa vigente sulla cattura del riccio di mare. I 500 esemplari catturati illegalmente, tra l’altro in una zona in cui è vietata assolutamente la pesca, sono stati rigettati in mare ancora vivi dalla dipendente motovedetta CP 515.

    Nella stessa giornata, il personale della Capitaneria di Porto ha intercettato, nel tratto di mare in località Granelli del Comune di Portopalo di C.P., circa 1000 metri di rete da posta calata in mare priva di ogni segnalamento marittimo e di targhetta identificativa dell’unità da pesca in possesso della prevista licenza di pesca. L’attrezzo da pesca, dopo essere stato salpato, è stato posto sotto sequestro da parte dei militari operanti. Altra attività di Polizia giudiziaria è stata portata a termine presso il borgo marinaro di Marzamemi esattamente all’interno di un ristorante in cui è stato verificato che alcuni dei prodotti ittici conservati all’interno dell’esercizio commerciale erano privi della prevista etichettatura che consente di tracciare lo stesso prodotto.

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