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Resort Ognina, l’appello di Natura Sicula onlus

Il Presidente di Natura Sicula onlus Morreale lancia un appello al sindaco Garozzo circa la questione del resort ad Ognina, offrendogli poi una soluzione per fare i giusti investimenti.

Siracusa, 29 settembre 2015. A Siracusa è ancora l’annosa questione della costruzione del resort di Ognina a tenere banco. In particolare Fabio Morreale, Presidente di Natura Sicula onlus, ha voluto far pervenire al sindaco della città di Siracusa Garozzo una lettera aperta in cui, con toni cordiali, si chiedono i motivi alla base di alcune scelte intraprese dall’amministrazione.

“Tutti desideriamo un miglioramento della qualità della vita nella nostra città, ma non ad ogni prezzo. Noi siamo particolarmente convinti che Siracusa possa rifiorire solo con un turismo rispettoso, sostenibile, un turismo che non cementifica le risorse naturali che rendono Siracusa esclusiva, irripetibile”, si legge nella nota.

In questa definizione, non è possibile tuttavia includere l’obsoleta soluzione dei villaggi turistici, o resort, come si preferisce definirli ultimamente. La scoperta delle nostre bellezze paesaggistiche, di anfratti dimenticati e miracolosamente risparmiati dal cemento, da qualche anno sta attirando l’attenzione (economica) di qualche investitore straniero, il cui unico obiettivo è quello di fare soldi, depauperando le risorse naturali. Gli imprenditori che vogliono costruire il resort a Ognina provengono direttamente dall’America, e fa riflettere il fatto che già prevedono di vendere gli alloggi ai soci.

“Malgrado ciò -continua Morreale nella nota-  Siracusa perde tempo ed energie per dibattere su quale scelta di sviluppo intraprendere: sviluppo ad ogni costo, o sviluppo sostenibile?  In una città in cui l’unico obiettivo dovrebbe essere quello di valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico, è una pioggia continua di progetti che intendono minare le zone costiere e archeologiche di alto pregio: Plemmirio, Terrauzza, Fanusa, Asparano, Ognina. Si vogliono consumare le risorse naturali non rinnovabili per offrire vacanze stereotipate dentro i villaggi turistici”.

Ebbene Morreale definisce i villaggi turistici proprio così, strutture blindate, non comunicanti con il mondo esterno, allegre città in cui i clienti sono sempre più in balia delle scelte altrui. Città chiuse che producono ricchezza, sfruttando le nostre risorse con l’ unico obiettivo è fare soldi e portarseli nelle città da cui provengono senza nessuna ricaduta economica per la città, anzi consumo del suolo e dei beni naturali.

Ed infine il monito e l’esortazione nei confronti del sindaco Garozzo: “Ormai siamo giunti nell’era del recupero dei valori. Basta ruspe selvagge e cemento di speculatori e abusivi. Bisogna valorizzare il territorio nelle sue peculiarità, evitando di omologarlo a una qualsiasi altra parte del mondo. Prima che sia troppo tardi”, conclude il Presidente di Sicula onlus.

Nel frattempo attenderemo una risposta istituzionale.

 

Corrado Tardonato

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