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Ponte sul Fiume Cassibile, Vinciullo: venga immediatamente riaperto, in attesa che qualcuno decida.

Siracusa, 4 marzo 2015: Come avevo ampiamente preannunciato e previsto, entro il 4 marzo non ci sarebbe stato il nuovo progetto approvato sul ponte del fiume Cassibile. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.Di conseguenza, credo che sia necessario riaprirlo immediatamente per dare la possibilità ai cittadini, con le limitazioni di carico necessarie, di poterlo percorrere.Le lentezze della burocrazia, l’incapacità a decidere e la politica dello “scarica barile” non possono continuare a pesare sui cittadini.E’ dal 2004, quando ero Assessore alla Protezione Civile e alla Ricostruzione, che affrontiamo il tema.In seguito all’alluvione del 2004, ha proseguito l’On. Vinciullo, emerse in tutta la sua drammaticità la necessità di consolidare il ponte, in quanto l’alluvione che vi era stata aveva tagliato fuori la zona sud della provincia di Siracusa dal resto del mondo.Si concordò, ricordo, la demolizione e ricostruzione del ponte, e fra Prefettura e ANAS vi dovrebbero essere anche i verbali di quelle riunioni.In questo senso si è mossa l’ANAS e, nonostante le difficoltà del momento, sono state trovate le risorse.Si sono appaltati i lavori, si è chiusa perfino la strada, ma al momento della demolizione sono emerse difficoltà legate alla storicità del ponte, che comunque nel 2004 già dovevano essere ampiamente note a chi si sedette al tavolo istituzionale organizzato per l’emergenza legata alle infrastrutture strategiche per la provincia di Siracusa.Da settembre ad oggi, gli agricoltori di Cassibile e Avola sono costretti a subire enormi sacrifici legati anche all’impossibilità di salire con i propri mezzi sull’autostrada.Ma da settembre ad oggi nessuna soluzione è stata presa.Ricordo che da giovane avevo letto un libro di Archibald Joseph “E le stelle stanno a guardare”. Ho l’impressione che in questa vicenda siano tutti a perdere tempo senza rendersi conto che, mentre si parla, la casa brucia.E allora, ha continuato l’On. Vinciullo, con la mia abituale e scorbutica franchezza, torno a riformulare la soluzione, già più volte esposta:1)    Si apra nuovamente il ponte;2)    Se ne realizzi uno nuovo a monte, in maniera tale che possa rispondere alle esigenze legate alle maggiori e improvvise precipitazioni, a cui ormai dobbiamo abituarci;3)    Dopo l’apertura del nuovo ponte, si restauri quello storico.Ma si faccia qualcosa, non è più possibile tollerare ulteriori ritardi.La riunione, che si doveva svolgere in Prefettura, secondo alcuni si sarebbe svolta, secondo altri no!A me, quale esponente politico eletto dal territorio, non interessa sapere se ci sono state riunioni carbonare o pubbliche, a me interessa sapere, così come abbiamo letto dagli abituali annunci, quando e come i lavori reinizieranno.Al sig. Prefetto di Siracusa torno a chiedere un intervento preciso sulla vicenda, perché la chiusura di una Strada Statale, cioè della 115, così importante per la provincia di Siracusa, taglierebbe, nel caso in cui malauguratamente l’autostrada dovesse essere interrotta al traffico, l’unica via di collegamento verso la zona sud della provincia di Siracusa e verso la provincia di Ragusa.Non bisogna, come spesso accade, piangere sul latte versato, ma operare nell’interesse della collettività, mettendo da parte le lentezze burocratiche e, qualora non si è capaci di decidere, chiedere interventi superiori, anche dal punto di vista gerarchico, in modo che questo problema venga affrontato una volta per tutte e risolto.Sono stanco di essere insultato dalla gente per le lentezze e inefficienze altrui.E’ arrivato il tempo, ha concluso l’On. Vinciullo, in cui ognuno si assuma le proprie responsabilità, perché in questa vicenda, come in tante altre, la politica ha giocato il suo ruolo in maniera positiva, sono altri che stanno impedendo di realizzare ciò che nel 2004 era stato programmato.

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