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Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo: ma quanto ci costa?

“Pudm, ma quanto ci costa?”. Se lo chiedono i simpatizzanti del Meet Up “Fare” del Movimento 5 Stelle.

Partiamo con lo spiegare di cosa stiamo parlando. Il PUDM ( Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo) in base alla LR 15/2015 deve essere redatto dall’Amministrazione Comunale per poi essere approvato dall’Assessorato Regionale del Territorio e dell’ Ambiente. Il Comune di Siracusa è risultato inadempiente e l’Assessorato ha pertanto inviato un commissario ad Acta per la redazione e proposta all’Assessorato del PUDM. Il 17 luglio 2015 con Determina Sindacale viene nominato Responsabile del Progetto l’ing. Borgione in qualità di Ingegnere Capo dell’Ente.

Il 20 luglio 2015 il commissario ad Acta impegna le somme necessarie per la redazione. Il Commissario ad Acta dichiara l’esigenza che ci sia una collaborazione esterna (esperto GIS e cartografie) dato che tra i dipendenti comunali non esiste una figura professionale nel settore. Tra gli atti dell’ufficio viene individuato un curriculum vitae e gli viene assegnata una prestazione professionale da 7.000,00 €. Dati i tempi ridottissimi, la prima domanda che ci poniamo è: come è possibile una selezione dei curricula?

Ma i grillini si pongono anche altre domane, che hanno girato all’assessore Foti, che il  21 luglio dichiarava di aver ricevuto “il mandato dal sindaco Garozzo, per seguire l’iter di redazione del Pudm, comunemente chiamato Piano Spiagge, previsto per i comuni costieri dalla legge regionale 15 del 2005. Con il funzionario del settore Risorse mare – si legge ancora nella dichiarazione di Foti – abbiamo concordato l’iter per adempiere a questo obbligo di legge che costituisce un’ulteriore volano turistico ed economico per la città. Gli uffici lavoreranno in stretta collaborazione con il commissario ad acta della Regione. Una delle principali linee guida, sarà appunto, la regolamentazione degli accessi al mare conformemente alle normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Ma dove sta il problema? Ecco le domande che si pongono i grillini di Siracusa:

Domanda 1: Ma se il Commissario ad Acta il 20 luglio ha già fatto tutto che senso hanno le sue dichiarazioni? Sembra volersi prendere meriti che non ha, che non gli competono e che pagheremo noi cittadini, dato che il commissariamento avrà un costo che ricadrà sui cittadini stessi.

Domanda 2: Ma possibile che il Comune di Siracusa non abbia dipendenti con queste competenze? Non sarebbe più logico formare unità interne all’amministrazione per il futuro, invece di incorrere in queste, comunque, consulenze esterne?

Domanda 3: Perché si è arrivati al commissariamento? Possibile che questa amministrazione che si dichiara così attenta si sia dimenticata di attivarsi per tempo?

Ilaria Greco

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