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Pachino: tre interventi sulla città e a Marzamemi

Pachino 11 ottobre 2017. «Tre interventi di importanza strategica per tutto il territorio di Pachino e Marzamemi». Il sindaco, Roberto Bruno, gli assessori Gianni Scala, ai Lavori pubblici e Urbanistica, Santina Baglivo, Welfare e i consiglieri Massimo Guarino e Carmen Santacroce, hanno presentato oggi a mezzogiorno al palazzo municipale di via XXV Luglio i progetti di messa in sicurezza e ripristino del bacino portuale dei porti di Marzamemi “Balata” e “Fossa” e di modifica de collettore delle acque bianche.
«Abbiamo redatto i progetti – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica, Gianni Scala -, per partecipare a 2 bandi misure 5.1.1 PO FESR 2014/2020 e uno misura 7.2 Psr, tentando di recuperare fondi per oltre 7 milioni di euro destinati alla riqualificazione di tre opere pubbliche che riteniamo di fondamentale importanza per la nostra città e per il borgo marinaro, sia dal punto di vista del miglioramento dei servizi sia per agevolare l’incremento turistico».
Le opere in questione attendono l’ottenimento dei finanziamenti nelle rispettive misure.
Il progetto più costoso prevede il ripristino del bacino comprendente porto Balata e porto Fossa, a cui ha collaborato l’ingegnere Pierpaolo Mallia.
Per il porto Balata è previsto il ripristino del molo foraneo e il dragaggio del bacino portuale, con la creazione di una apertura sull’attuale molo e per migliorare il ricircolo delle acque interne. In questo caso la sabbia di dragaggio verrà riposizionata lungo la zona costiera di viale Lido (Marinella) per il ripristino della spiaggia.
Mentre per il porto Fossa è prevista la messa in sicurezza dei moli foranei, sistemazione della testata dell’imboccatura portuale, creazione avamporto e creazione di un molo interno per ormeggio imbarcazioni in transito e militari, riqualificazione delle aree demaniali perimetrali con creazione di un parco pubblico, scivolo di alaggio, con opere di prevenzione del dissesto idrogeologico e infine il dragaggio dell’area portuale. In tutto è prevista una somma per la realizzazione di 5 milioni e 300 mila euro.

Il secondo progetto riguarda la modifica del collettore delle acque bianche, a cui hanno collaborato l’architetto Armando Grech e l’ingegnere Giuseppe Luciano, con due importanti interventi a monte, nella zona del quartiere popolare di via Mascagni che consentirà di risolvere definitivamente le problematiche legate agli allagamenti, e nello scarico a mare, attualmente convogliante nel porto Fossa e con la previsione di spostarlo al di fuori. I costi previsti ammontano a 1 milione 300 mila euro.
Il terzo macro progetto, in cui ha collaborato con il Comune l’agronomo Salvatore Francavilla, comprende quattro distinte progettazioni che hanno l’obiettivo di favorire lo sviluppo dei servizi essenziali per migliorare la qualità della vita della popolazione residente, con particolare riferimento per la popolazione rurale, e le condizioni per lo sviluppo delle attività delle imprese attraverso una serie di interventi su piccola scala, ovvero: la realizzazione e completamento della rete fognaria di Marzamemi; la realizzazione di un impianto fotovoltaico per l’alimentazione a zero emissioni del depuratore comunale; il recupero dell’edicola di San Giuseppe quale manufatto avente caratteristiche architettoniche storiche riconosciute dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali di Siracusa; la sostituzione caldaie e impianto solare termico in alcuni edifici pubblici. Il costo previsto è di 800 mila euro.
«Tutto ciò – ha dichiarato il sindaco Roberto Bruno – è frutto del delicato lavoro di programmazione di interventi svolto internamente agli uffici. Si tratta di un risultato importante di cui, sin da ora, rivendichiamo il merito e che ci consentirà di fare significativi passi avanti a tutela del territorio e a della collettività.
Tali opere pubbliche, assieme alle altre in programma, qualificano la mia amministrazione tra le più fattive».

Didascalia: da sinistra l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Scala, l’assessore al Welfare, Santina Baglivo, Salvo Arfò, dirigente de PD e il sindaco Roberto Bruno e il consigliere Massimo Guarino

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