CronacaNotoProvincia di Siracusa

Noto, tentato omicidio: uomo tenta di uccidere l’ex suocero sorprendendolo nel sonno.

Tentato omicidio ieri a Noto.Un uomo, Gianluca Raeli, netino, avrebbe tentato di uccidere l’ex suocero durante il sonno. Gli Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di Noto, al termine di una celere attività investigativa, lo hanno tratto in arresto per tentato omicidio premeditato e pluriaggravato. 

Andiamo ai fatti. Intorno alle ore 18.00, una giovane ragazza ha contattato telefonicamente il Commissariato di Noto chiedendo aiuto perché il padre era stato violentemente aggredito da una persona a lei nota, in un’abitazione sita in Via Boito. Gli uomini del Commissariato giunti sul posto hanno accertato che una persona, gravemente ferita e sanguinante dalla testa, aveva perso conoscenza. Il malcapitato, un uomo ultracinquantenne, è stato subito condotto all’ospedale di Avola con un’ambulanza.

Gli agenti si sono posti subito alla ricerca dell’autore dell’aggressione e, dalle prime informazioni acquisite, sono riusciti ad identificare il Raeli, già noto alle forze di polizia ed in atto sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Lo stesso, pochi istanti prima dell’arrivo dei poliziotti, aveva fatto irruzione nell’abitazione della vittima (suo ex suocero) e, sorprendendolo nel sonno, lo avrebbe aggredito con calci e pugni fino a fargli perdere conoscenza. La minore, che si trovava con l’aggredito, terrorizzata per la violenza cui aveva assistito, avrebbe lasciato la casa chiamando la Polizia.

Dopo aver commesso il delitto, l’aggressore sarebbe fuggito via ed incrociando l’attuale compagna dell’uomo l’avrebbe minacciata gravemente di morte. Gli Agenti, poco dopo, hanno intercettato l’autore del reato nella sua abitazione raccogliendo importanti elementi di prova che hanno consentito di accusare il Raeli della violentissima aggressione. Alcuni capi di vestiario dell’uomo, tra cui un paio di scarpe, ancora intrise di sangue, sono stati sequestrati.

Il movente di tanta ferocia è riconducibile ai dissapori seguiti alla fine del rapporto sentimentale con la figlia del ferito.

La vittima è stata giudicata dai medici in prognosi riservata per ematoma cerebrale. L’arrestato, dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.

Ilaria Greco

Pubblicità