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NOTO, LA TRADIZIONE SI RINNOVA CON LA PROCESSIONE DELLA SANTA SPINA IL VENERDÌ SANTO

“Una spina che qui diventa un simbolo corporeo. E davanti a tutte le disgrazie del mondo questa spina, simbolo del dolore, ci rimanda proprio alle sofferenze”. Con queste parole il Vescovo Monsignor Antonio Staglianò ha aperto il momento dell’omelia all’interno della Processione della Santa Spina, avvenuta, come sempre, sul sagrato della Chiesa del Santissimo Crocifisso. Il Venerdì Santo a Noto significa processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata ma ciò che fortemente riporta al passaggio di Cristo sulla terra è proprio questa piccola spina. Una reliquia sacra che proprio il Vescovo regge, nella processione della Settimana Santa sotto un baldacchino, sostenuto da quattro uomini, che la tradizione vuole essere stata portata qui dai crociati quasi nel 1300, direttamente da Gerusalemme. E come ogni anno grande partecipazione dei fedeli in religioso silenzio, spezzato solo, a tratti medio corti, dal suono bi-tono della tromba e dalle marce funebri, o, ancora, dai canti intonati dalla Chiesa dell’ex convento “Badia”. Alla processione, aperta come sempre dalla confraternite, seguite dal clero, ha partecipato il Sindaco Corrado Bonfanti, e la sua giunta, il presidente del Consiglio  Comunale Corrado Figura, consiglieri, Forze dell’ordine, con i suoi massimi rappresentanti. E poi soprattutto loro, i fedeli, in silenzio pregando, accompagnando la Santa Spina, e con essa la Madonna e il Cristo morto, per rinnovare e non dimenticare il suo scrificio sulla terra. 

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