(VIDEO) NOTO, ESPLORA E IL LABORATORIO FILMICO SULL’ATTORE IN SCENA E DAVANTI ALLA MACCHINA DA PRESA
Tre giorni intensi per Rosario Minardi che ha curato e seguito il laboratorio promosso da Esplora, Ave Fontana, Salvo Gennuso, Sabina Pangallo e Salvo Tringali, accanto agli spettacoli del cartellone 2015. Naturale prosecuzione del workshop precedente, realizzato da Alessandro Aiello, collettivo Canecapovolto, sulla scrittura e dal quale è maturato un soggetto. A far da collante il Collettivo cinematografico di Noto FrameOff che ha collaborato il gruppo di Esplora in tutte le fasi dei due laboratori, con professionalità ed entusiasmo contaggiosi. Dunque dal soggetto e la stesura della sceneggiatura, nel laboratorio di Aiello, sotto la magistrale guida di Rosario Minardi, nel corso si di questi tre appuntamenti si è entrati nel meccanisco dell’attore sulla scena e davanti alla macchina da presa, solo apparentemente simili ma radicalmente diversi. “Con discriminante principale sicuramente la presenza del pubblico nel primo, l’assenza nel secondo. – Ci dice Rosario Minardi- Siamo partiti proprio dall’inizio: i provini, l’attesa, le selezioni e poi le riprese dove tutti gli attori devono interpretare lo stesso personaggio Andrea Boschi, avendo a che fare con un regista un pò truce. Sono molto contento, parlando del workshop in sè, della risposta dei partecipanti del loro mettersi in discussione ed in gioco, con grande motivazione e coinvolgimento in tutte le fasi di questi tre impegnativi giorni”. Stanchi ma felici per lo svilippo del lavoro, frutto, come detto, di due workshop anche i componentidel Collettivo FrameOff, Licia Castoro, Francesco Di Martino, Giuseppe Portuesi eFrancesco Valvo: “Abbiamo lasciato che la creatività avesse meno confini possibili e quindi naturalmente il soggetto ha prodotto un flusso unico, dalla documentazione reale di quanto è avvenuto in questi tre giorni alla finzione. E pertanto alla fine sarà un lavoro filmico dove entrambe le anime saranno presenti”. E a breve, dopo la fase del montaggio, ne vedremo il prodotto finale.
Emanuela Volcan
