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(Video) Noto, “Equilibri, tutti siamo diversi”: Spettacolo conclusivo al “Tina Di Lorenzo”

Una grandissima serata tra spettacolo, arte ma soprattutto buoni sentimenti e tanta riflessione, quella che arriva dalla vita vissuta e da sguardi più attenti su chi e cosa abbiamo accanto. Così si è chiusa la settimana di “Equilibri: tutti siamo diversi” con il ricco Gran Gala ospitato dal Teatro “Tina Di Lorenzo” di Noto, la città che ha subito sposato, condiviso e finanziato il progetto dell’Associazione Azahar di Giovanni Parentignoti e dell’Agenzia Ar@m Communication di Mara Di Stefano. Con loro, a curare tutti gli eventi, i relatori, e gli ospiti, Giuseppe Spina, con il quale sono state condivise parecchie settimane di lavoro e preparazione del programma che ha spaziato dai convegni, alle mostre, dagli incontri con le scuole alle performance musicali ed artistiche. Il tutto culminato nella serata di ieri brillantemente condotta dall’attrice Anna Passanisi con la speciale partecipazione della madrina Michela De Marco, Miss Rocchetta 2014 nella scorsa edizione di Miss Italia. Canzoni, balletti, lettura di brani, conoscenza approfondita degli artisti in un perfetto mix di tante e diverse abilità artistiche, ma unico fil rouge, quello della sensibilizzazione e della solidarietà. Al Teatro si entrava con un biglietto e l’intero ricavato servirà ad abbattere una barriera architettonica, ma soprattutto in questa settimana si sono scardinate tante di quelle barriere mentali che ci si può solo augurare adesso si possa proseguire su questa strada. Quasi cinque ore di spettacolo iniziato con i più piccoli, il coro degli scolari del IV Istituto “Aurispa” di Noto che hanno interpretato il brano “Anima prigioniera” scritto per appositamente dal maestro Marco Saetta. I ragazzi delle medie, sempre dell’Istituto guidato da Corrado Carelli, che ha subito aderito alla manifestazione, hanno cantato due brani: “Se la gente avesse il cuore” e “Un amico a quattro ruote”, e il cortometraggio, anche questo realizzato per Equilibri: “Il diverso sei tu”. Salutati i ragazzi la presentatrice, attrice di professione, ha interpretato “Ho sceso milioni di scale” di Eugenio Montale, e poi sono state salutate le autorità presenti in sala: il Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, il vice Sindaco Frankie Terranova, gli Assessori Cettina Raudino e Sebastiano Ferlisi, oltre a ricordare gli altri Comuni che hanno ospitato eventi Avola, Portopalo e Rosolini. Introdotto nello specifico il tema portante della serata e dell’iniziativa in generale, la presentatrice ha voluto poi lanciare un messaggio: “Ci troviamo in un Teatro non a caso, il teatro trasforma e quindi auspico che l’arte possa essere un sisma che faccia crollare le barriere della mente”. Dopo tutti gli ospiti che citiamo: Maurizio Battista, racconta storie, con “Malacrianza”; dall’arte delle parole a quella dei colori con la pittrice Valentina Sammito che si è cimentata con Antonio in un’estemporanea; drammatizzazioni con le attrici Giusi Fortuna, “Quando impari ad allacciarti le scarpe” di Capone, Eleonora Nicolaci, “Handicappati di merda” di Marina Viola; Ludovico Caldarera “La vicenda di colapesce” e “Lettera del nonno alla sua sposa” con Monica Andolina, Stefano Furia e Nino Matera. La danzatrice in carrozzina Roberta Macrì  (le che nulla può ma tutto fa) ed Alessandro Coco; Massimiliano Verga, scrittore, i cui brani, tratti dai libri “Zigulì” e “Un gettone di libertà” sono stati interpretati da Sabina Pangallo e Salvo Tringali, da Edy Lucchesi e Lorenzo Falletti; la cantante Ketty Giansiracusa, che ha chiuso la prima parte. Un breve intervallo e poi spazio alla Banda di Avola, diretta dal maestro Sebastiano Dell’Arte, che ha incantato i presenti accompagnando la straordinaria voce ed interpretazione di Rita Botto e Mirko Menna. E con gli organizzatori sul palco e gli omaggi floreali si è chiusa la settimana di “Equilibri, tutti siamo diversi”, che ha rappresentato un reale luogo di incontro e confronto che ha acceso la luce su molte questioni e fatto conoscere splendide realtà di associazionismo ma soprattutto ha ribadito e veicolato il concetto della “diversità” come ricchezza, in ognuno di noi.

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