AvolaPoliticaProvincia di Siracusa

Nicola Bono scrive a Cannata: che fine ha fatto il porto turistico?

Avola. 17 settembre 2016 –

Con una lettera aperta l’ex Sottosegratario Nicola Bono, scrive al sindaco di Avola chiedendo spiegazioni per l’incompiuta denominata “porto turistico”!

Ma ecco il testo della lettera aperta di Bono:

la decisione della conferenza dei servizi del 7 settembre scorso di archiviare definitivamente la domanda di concessione demaniale marittima della FN Progettazioni S.r.l. finalizzata alla realizzazione del porto turistico-peschereccio in contrada Zuccara, per “perdurante carenza documentale” e “lunghezza del procedimento amministrativo” appare giustificata anche se estremamente tardiva.

La soap-opera della realizzazione ad Avola di un’opera fondamentale per lo sviluppo, come il porto turistico-peschereccio, sembra avere superato per durata la più famosa Dynasty, se è vero che le idee in proposito risalgono ai primi anni ’70.

Sin dal 1975 personalmente mi sono battuto per la realizzazione del porto ad Avola, scontrandomi con il muro di indifferenza di tutte le amministrazioni del tempo, che non hanno mai avviato concretamente alcuna iniziativa in proposito.

Dal 1975 fino al 2003 nulla è stato fatto in merito, anche perché la mia parte politica è stata sempre all’opposizione e si è dovuto attendere l’amministrazione Di Giovanni per vedere avviato concretamente il progetto, partendo dalla progettazione e approvazione del piano regolatore del porto, strumento propedeutico essenziale per la realizzazione di qualunque opera portuale, approvato, ex art. 30 L.R. n. 21/1985, con Decreto del Dirigente Generale del dipartimento regionale urbanistica n. 1066 del 15/10/2004, pubblicato nella GURS n. 51 del 26/11/2004 e quindi in tempi record, dopo appena un anno e mezzo dall’insediamento a Palazzo di Città.

Nel 2005, due anni prima della conclusione dell’amministrazione Di Giovanni, venne avviata una procedura pubblica che si concluse con la selezione, da parte delle tre conferenze di servizi (rispettivamente del 28 novembre 2006, 15 dicembre 2006 e 10 gennaio 2007), del progetto preliminare per la costruzione e gestione del porto turistico ed annessa area attrezzata di Avola, proposto dall’A.T.I.: Cappa S.r.l. – Impex S.p.a. – Wordl Tech Us Limited, di Roma, mentre ne uscì perdente la FN Progettazioni S.r.l. che si classificò al secondo posto.

Purtroppo pochi mesi dopo l’amministrazione Di Giovanni non fu confermata e al suo posto l’amministrazione comunale subentrante non brillò certo per sollecitudine, anzi, con determina Sindacale n. 84 del 22/12/2009, indisse una Conferenza Speciale di servizi per la revoca della decisione presa dalla stessa conferenza con il verbale del 10/01/2007.

Inoltre introdusse problematiche che determinarono la rinuncia al completamento del progetto definitivo da parte dell’A.T.I.: Cappa S.r.l. – Impex S.p.a. Wordl Tech Us Limited, con il conseguente subentro, dal 15 luglio 2010, della sola FN Progettazioni S.r.l. che, appunto, pochi giorni fa ha subito la decadenza del procedimento per l’ottenimento della concessione demaniale marittima.

Ma l’aspetto più inquietante è che da subito ci si rese conto della difficoltà operativa e soprattutto finanziaria della società subentrata che, forse in attesa di trovare altro soggetto cui cedere a titolo oneroso la titolarità della domanda per la realizzazione del porto turistico, per oltre sei anni e per otto conferenze di servizi consecutive, non solo non ha ottemperato alle richieste di deposito della documentazione necessaria a completare l’iter per poter avviare i lavori, ma ha continuato imperterrita a chiedere proroghe, senza fornire alcuna garanzia per portare a buon fine l’opera.

Il risultato è che il porto di Avola, considerato da tutti un’opera fondamentale per lo sviluppo economico, ritenuta idonea da sola a segnare la definitiva svolta per l’ammissione di Avola nel Gotha delle città turistiche d’eccellenza, potendo diventare la porta d’ingresso dal mare per ammirare le bellezze del “Val di Noto” e di “Siracusa e Pantalica”, non solo al momento è irrealizzabile, ma non sembra esistano strategie di alcun tipo in proposito.

Mi consenta quindi di porLe alcune domande necessarie a capire il senso dell’attuale difficoltà e l’esistenza o meno di prospettive, e in particolare:

1) quali sono le ragioni che hanno impedito, a suo avviso, nell’arco di ben sei lunghi anni e ben otto conferenze di servizio fallite di revocare la domanda della FN Progettazioni S.r.l. ed evitare di continuare a perdere tempo nell’assecondare un’impresa che non ha mai fornito garanzie circa le sue reali capacità e volontà di realizzare il progetto;

2) se è consapevole che l’enorme ritardo, dal 2007 ad oggi, nella realizzazione dell’opera ha fatto perdere ad Avola circa 2300 posti di lavoro per quasi 10 anni, nel diretto e nell’indotto, ed è servito unicamente a dare copertura all’inconcludenza della classe politica siracusana, consapevole della sua incapacità a realizzare un porto turistico degno di questo nome, ma gelosa che potesse essere invece realizzato nel nostro territorio e, di conseguenza, di perdereperdendo tutti i potenziali vantaggi competitivi del caso;

3) cosa intende fare l’amministrazione comunale per evitare ulteriori perdite di tempo atteso che dal 7 settembre non c’è stata alcuna deliberazione, né dichiarazione su come procedere per superare l’impasse ed avviare speditamente le procedure per la ricerca ed individuazione del nuovo soggetto incaricato di realizzare la strategica opera;

4) se in tal senso non intenda procedere all’approvazione e pubblicazione immediata di un avviso pubblico, in conformità alle disposizioni del nuovo codice degli appalti, ed avviare una procedura pubblica di affidamento per la realizzazione dell’opera attraverso l’investimento di capitali privati.

5) se è consapevole che non è più possibile perdere altro tempo in merito per definire una strategia di sviluppo stabile e duratura, fondata su una infrastruttura rivolta a uno dei filoni del turismo sicuramente più ricchi e interessati alle bellezze culturali e paesaggistiche, che il nostro territorio e l’intera Sicilia sudorientale offrono in abbondanza.

In conclusione la prego di non fraintendere il senso di questa mia pubblica richiesta, il cui unico scopo è quello di evitare gli errori del passato e piuttosto garantire non solo una veloce soluzione dell’annosa questione, ma soprattutto una gestione trasparente delle procedure, per evitare ogni possibile ulteriore ritardo e consentire la effettiva realizzazione del porto turistico-peschereccio di Avola nell’interesse del bene comune della città e delle sue attuali e future generazioni.

Nel pregarLa di rispondermi allo stesso modo, colgo l’occasione per inviarLe un cordiale saluto.

Pubblicità