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Musumeci su DDL abusivismo: “Anci ha preso un abbaglio o è mossa da malafede”

 Ancora polemica sul disegno di legge sull’abusivismo presentato dalla giunta regionale.
«Il disegno di legge presentato dal governo regionale richiama i sindaci alla necessità di far sgomberare le case abusive che, per loro ubicazione, potrebbero trasformarsi in trappole mortali per chi le abita. Credo, quindi, che la delegazione dell’Anci Sicilia abbia preso un grosso abbaglio o sia mossa da malafede».
Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in merito alle dichiarazioni rilasciate stamane dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, a margine dell’incontro tra una delegazione di primi cittadini e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, in merito all’abusivismo edilizio e al dissesto idrogeologico. Orlando, presidente di Anci Sicilia, non risparmia critiche al governo accusandolo di “colpevolizzare” i primi cittadini. Anche Santi Rando, vicepresidente dell’Anci, aveva già dichiarato che Musumeci dovrebbe cercare la collaborazione dei primi cittadini proponendo di affidare ai Prefetti, in quanto rappresentanti dello Stato, il compito di procedere all’esecuzione dell’abbattimento, confisca o, quando possibile, riutilizzo degli immobili abusivi.
Musumeci risponde che, quanto alle competenze e alle risorse finanziarie per far fronte alla demolizione della abitazioni abusive, la Regione ha già chiesto a Roma di adottare nuove misure appropriate per non esporre i sindaci nella gestione di situazioni spesso drammatiche.«Resta inteso – afferma Musumeci – che la Regione attenderà, fino ai primi di dicembre, per conoscere le risultanze dei propri ispettori, nominati per fornire un’aggiornata ricognizione sull’abusivismo edilizio dei singoli territori comunali. Ricognizione che buona parte dei primi cittadini, benché invitati, non ha ritenuto di trasmettere agli uffici regionali alla scadenza del settembre scorso».
Ricordiamo infatti che solo il 10% dei comuni siciliani ha fornito i dati richiesti dalla Regione.

 

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