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Loris: finalmente la madre racconta com’è morto suo figlio. Sarebbe stata lei ad adagiarlo nel canalone!

Veronica: “E’ morto giocando con le fascette, poi ho nascosto il corpo. Ma non l’ho ucciso io”. Cassazione: “alto grado di probabilità che la madre sia l’omicida”.

Ragusa, 17 novembre 2015 – Finalmente cede e racconta tutto a investigatori e magistrati. Veronica Panarello, madre di Loris Stival, il bimbo di 8 anni morto a Santa Croce Camerina, racconta la sua verità: il figlio sarebbe morto mentre giocava con le fascette elettriche che lo hanno strangolato. Sarebbe stato, dunque, un “incidente” avvenuto dopo che lei era tornata a casa, dopo avere accompagnato a scuola il figlio più piccolo.
Dopo avere fatto di tutto per salvare Loris, presa dal panico avrebbe preso il corpo del bambino e lo avrebbe adagiato nel canalone di Mulino Vecchio.  Nessuno le avrebbe creduto e non sapendo come giustificarsi ha deciso di liberarsi del corpo del figlio Loris, gettando poi lo zaino del bambino sulla strada verso Donnafugata. La donna ha ribadito di “non avere ucciso Loris” e di avere agito da sola.

Restano a questo punto ancora tante domande: perchè la donna ha mentito? Perchè per tanto tempo ha dato un’altra versione, cioè quella di avere accompagnato il bambino a scuola? Perchè solo ora esce questa agghiacciante verità? Perchè a poche ore dalla scomparsa del piccolo ha finto di essere sorpresa e disperata? Tante domande, troppe, che forse potrebbero nascondere altre verità…

Intanto la Cassazione sottolinea nelle sue motivazioni che la custodia in carcere di Veronica Panarello – accusata di aver ucciso il figlio Loris – deve essere mantenuta perchè si basa “su una coerente analisi critica degli elementi indizianti e sulla loro coordinazione in un organico quadro che appare dotata di adeguata plausibilità logica e giuridica nell’attribuzione a detti elementi del requisito della gravità nel senso della conducenza con elevato grado di probabilità della responsabilità dell’indagata per l’omicidio”.

Ilaria Greco

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