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L’Ars riapprova la Legge sulle ex province: Tonino Lutri commissario fino al 30 settembre, ma i soldi ora arriveranno?

Palermo 30 marzo 2016 –

Nella seduta pomeridiana e l’Ars ci ha riprovato. Per la seconda volta ha approvato la legge di riconversione delle province regionali in liberi consorzi comunali.

Il nuovo testo prevede, rispetto al precedente, diverse novità, non tutte mutuate dalla legge Delrio .

Con un emendamento dell’opposizione, guarda caso, è passato quanto voluto dal presidente Crocetta: per le tre città di Palermo, Messina e Catania non sarà obbligatorio porre alla guida il sindaco del comune capoluogo.

Altra novità: scompare il vincolo dei 18 mesi di scadenza del mandato per la candidabilita dei sindaci.

Ciò significa che tutti i sindaci dei comuni di una provincia potranno concorrere all’elezione di presidente del libero consorzio.

Alliniata, invece, alla Delrio la rappresentatività degli organi di governo.

Rispetto al primo testo della Legge 15/15 scompare la “Giunta”. clCi sarà la figura del presidente e del consiglio. Al libero consorzio di Siracusa andranno 12 consiglieri.

Presidenti e consiglieri saranno eletti direttamente dai sindaci e dai consiglieri dei comuni provinciali.

Le elezioni fissate al 15 settembre e i commissari sono stati prorogati al 30 settembre. La scadenza naturale era il 30 giugno. Altri 3 mesi ancora per Tonino Lutri al libero consorzio di a Siracusa.

Ora bisognerà vedere se Renzi e il governo centrale rispetteranno i patti e trasferiranno i 500 milioni promessi che serviranno per risanare in parte tutti i debiti dei liberi consorzi siciliani.

Intanto i soldi stanziati oggi vanno ai forestali e non alle province. 

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