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La “Rete Centri Antiviolenza” lascia la sede presso l’ex-Onp: “Scompare un pezzo della nostra storia”

Siracusa (05/04/2016) – Il Centro antiviolenza “Le nereide”, lascia la sua storica sede presso la struttura dell’Asp, di contrada La Pizzuta, Una volta adibita ad Ospedale Neurospichiatrico. Le volontarie del centro andranno in una sede concessa dal Libero Consorzio (Ex Provincia Regionale), ma nella sede storica lasciano il loro cuore. Questa la lettera aperta inviata all’Asp:

“Sembra ieri che noi volontarie della Rete (allora “Le Nereidi”) andavamo ad insediarci in una stanza del presidio sanitario della Pizzuta, noto come ex-manicomio. Invece sono passati quasi 15 anni! Ciononostante vogliamo ancora ringraziare chi, dandoci lusinghiera e tangibile prova di stima e fiducia, ci fece assegnare quell’unica stanza sul corridoio del servizio di medicina scolastica: il Direttore Sanitario nonché Presidente dell’Ordine dei Medici, Dott. Prof. Anselmo Madeddu, e il Direttore Generale dott. Failla che ne autorizzò l’assegnazione senza batter ciglio. Ma tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine, ed è arrivato il giorno dell’addio: Sabato 9 aprile restituiremo all’Asp questa sede carica di storia: i 15 anni della nostra travolgente, appassionata, meravigliosa storia associativa e delle incredibili storie delle nostre 1800 utenti e dei loro bambini, piene di dolore, lacrime, vessazioni, umiliazioni ma anche di speranze, coraggio e voglia di rinascere Terremo il prezioso impagabile ricordo di ogni singolo giorno di volontariato, di ogni singola battaglia e di ogni singola vittoria strappata con le unghie e con i denti ai mille ostacoli della misoginia e dell’ostilità di cui è intrisa la cultura di questo paese e di questa città. Così come terremo cara la gratitudine di cui le “nostre” donne ci hanno onorato e commosso oltre ogni dire, per il nostro sostegno tempestivo, gratuito, amorevole e solidale, spesso salvandole dal femminicidio o dalla strage familiare. Lasciamo quella stanza tappezzata fino al soffitto dei manifesti e delle locandine che hanno segnato il ritmo frenetico delle nostre conferenze, dei nostri seminari, dei nostri flash mob e le innumerevoli “pillole” dei nostri saperi di donne consapevoli e impegnate a trasmettere consapevolezza come “arma” vincente di ogni donna. Lasciamo quella stanza orgogliose di essere state un fiore all’occhiello per l’Asp che ha potuto offrire alla comunità, un servizio d’eccellenza a costo zero, un servizio multidisciplinare, caratterizzato dall’alto livello di professionalità e competenza ma soprattutto da quella profonda motivazione che sempre ci sostiene quando diventiamo bersaglio di minacce, intimidazioni, vandalismi e stalking da parte dei violenti che, non dimentichiamolo, sono individui pericolosi e senza scrupoli, e spesso anche soggetti noti alle FFOO. Sappiamo bene che il nostro futuro nella nuova sede concessaci dal Libero Consorzio Comunale è alquanto fragile, ma confidiamo che qualora se ne presentasse necessità, l’Asp ci accoglierà ancora perché non possiamo, assolutamente non possiamo credere che l’Asp, istituzione preposta alla salvaguardia della salute e della vita stessa delle persone, possa mai negare a chi la salute se la vede calpestata tutti i giorni fino alla letalità, il conforto e le competenze uniche ed esclusive di un centro antiviolenza eccellente come il nostro: un servizio che l’Asp ha potuto vantare con il solo impiego di un’unica stanza”.

 

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