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Ingroia su La7: “Metto la mano sul fuoco sulla Procura di Palermo”

“Quella conversazione non è mai esistita. Se la Procura dice così io ci credo!”. Così Ingroia a La 7 riguardo al caso Tutino.

 

 “La smentita da parte della procura non è stata mai così netta, il procuratore Lo Voi è un magistrato serio, così come lo sono tutti i colleghi della Procura di Palermo. Se le telefonate fossero state coperte da segreto investigativo, se fossero esistite anche se penalmente non rilevanti, sarebbe stata detta un’altra cosa”. Così Antonio Ingroia commenta le presunte intercettazioni tra Crocetta e il suo medico personale. L’ avvocato, commissario di Sicilia e-Servizi ed ex pm di Palermo, ospite al programma “L’aria d’estate” su La7, difende a spada tratta Crocetta e la versione della Procura e si schera dalla parte di chi sostiene che quella conversazione non sia mai esistita. “Il comunicato è molto netto, chiaro e preciso, perciò credo che quella telefonata pubblicata sull’Espresso non esista – aggiunge Ingroia – Purtroppo, come a volte accade, i giornalisti sono stati vittime di qualche fonte inaffidabile”.

“E il lasso di tempo trascorso dalla pubblicazione de L’Espresso alla risposta è la dimostrazione della serietà delle verifiche della Procura di Palermo – aggiunge – che ha preferito ascoltare tutte le intercettazioni e solo alla fine di questo lavoro hanno fatto uscire il comunicato. Si parla – ha chiarito l’ex pm – di filoni secretati ma la procura ha detto che non esistono proprio agli atti. In secondo luogo, leggo che si tratta di presunti ascolti, se fosse vero ci sarebbe un magistrato o un carabiniere che avrebbe commesso un reato facendo sentire a un giornalista un’intercettazione, ma su questo mi permetto di dubitare”.

“Metto la mano sul fuoco sulla Procura di Palermo – ha continuato ancora Ingroia – se l’intercettazione fosse vera sarebbe una mostruosità e se Crocetta avesse sentito dovrebbe dimettersi immediatamente. Premesso ciò, il comunicato di smentita non è mai stato così secco, chiaro e deciso come quello del procuratore Lo Voi. Sarebbe grave se la procura sapesse e avesse fatto comunque una smentita consentendo al presidente Crocetta di prendere il suo posto tra qualche giorno, si sarebbe assunta una gravissima responsabilità. Invece – ha concluso – in tanti sono subito accorsi a chiedere le dimissioni di Crocetta per andare alle elezioni anticipate prima ancora che la procura confermasse o meno le intercettazioni”.

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