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Inchiesta “Mare Nostrum”, emessi 14 avvisi di conclusione indagini per corruzione

 

I pm di Palermo Sergio Demontis e Francesco Gualtieri hanno emesso quattordici avvisi di conclusione indagini per corruzione nell’ambito dell’inchiesta “Mare Mostrum”. Tra i destinatari del provvedimento gli armatori di Ustica Lines, poi diventata Liberty Lines, Ettore e Vittorio Morace, la stessa societa’ di navigazione, l’ex governatore Rosario Crocetta, l’ex sottosegretario alle infrastrutture Simona Vicari, l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio, la deputata regionale Marianna Caronia, la dirigente dell’epoca dell’assessorato ai Trasporti. A Trapani un altro filone dell’inchiesta per la quale il 15 novembre e’ fissata l’udienza preliminare.
Gli inquirenti hanno scoperto che i Morace avevano stretto un “patto corruttivo” con la dirigente pro tempore dell’assessorato ai Trasporti della Regione siciliana Salvatrice Severino, la quale predisponeva e confezionava bandi di gara con oggetto l’affidamento quinquennale del servizio di collegamento marittimo di pubblico interesse con mezzi veloci tra la Sicilia e le isole minori, agevolando gli interessi della compagnia di navigazione. La dirigente, inoltre avrebbe erogato in favore di Ustica Lines 10 milioni di euro a titolo di compensazioni finanziarie per prestazioni di trasporto marittimo mai rese dalla società. In cambio la dirigente avrebbe ricevuto beni di lusso e ottenuto l’assunzione della figlia nella stessa società.
Secondo l’accusa a Crocetta, invece, sarebbero andati due bonifici da 5 mila euro per “Riparte Sicilia”, il progetto politico dell’ex presidente della Regione, in cambio di un impegno per potenziare i servizi di trasporto a beneficio della compagnia. Secondo i pm, l’ex sottosegretario Vicari, che si dimise dopo il caso, avrebbe sponsorizzato un emendamento in Parlamento che prevedeva l’abbattimento dell’Iva sui biglietti dei collegamenti per le isole minori, in cambio di un Rolex da 5.800 euro poi restituito.

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