|INCHIESTA| BENZINA TROPPO CARA AD AVOLA. PERCHE??

Vogliamo oggi soffermarci su un problema che interessa un po’ a tutti e cioè il prezzo della benzina!! Dai confronti e dalle ricerche scopriamo che gli automobilisti siciliani sono i più tartassati. Dal sito www.prezzibenzina.it è facile notare che i costi della benzina e del diesel oscillano dai 1,665 ai 1,720 al litro (ma si può raggiungere addirittura anche la cifra 1800!!). Prezzi che sono nettamente più cari rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. In Lombardia, a esempio, il costo della benzina varia da 1,565 euro a 1,692 euro, mentre il diesel da 1,535 euro a 1,678. E, ancora, in Veneto la benzina ha oscillazioni tra 1,565 euro a litro e 1,698 e il diesel da 1,535 a 1,664. Se consideriamo che la Sicilia presenta, rispetto al resto d’Italia, il maggiore inquinamento dovuto alla raffinazione del petrolio, sembra quasi un paradosso! “Se la benzina si produce qui dovrebbe costare meno!”. Lo penserebbe perfino un bambino! E invece no, i costi sono i più alti d’Italia. Ora, ci chiediamo: PERCHE’!?? Se chiediamo ad Alfonso Ansalone, rappresentante dei distributori per la Confcommercio, ci risponde: “Non lo sappiamo nemmeno noi! Abbiamo chiesto tante volte alle grandi compagnie di spiegare il perché di questi prezzi così elevati, e non ci hanno mai risposto!”. Ma basta chiedere in giro a qualche passante e il motivo è presto detto:  “Le grandi compagnie fanno cartello e sfruttano il fatto che i siciliani non possono andare in altre regioni a fare il pieno”. E’ così semplice! Siamo in un’isola! E’ questo il problema!!  A conferma di questa teoria c’è il fatto che nelle isole minori il prezzo della benzina cresce vertiginosamente:  a Lipari , tanto per fare un esempio, i prezzi arrivano a 1898!! Si aggiunga, inoltre che, a prescindere dal presunto patto tra le compagnie, i costi dei trasporti per l’isola sono effettivamente troppo elevati!

C’è però chi sostiene che la realtà sia un’altra: che ci sia  semplicemente speculazione e che il problema sia quello dei troppi distributori nelle città siciliane che portano ad aumentare i costi di gestione affrontati dalle aziende e a diminuire i volumi d’affari dei singoli punti vendita. Ma ciò non convince molto, perchè anzi un maggior numero di distributori dovrebbe in teoria aumentare lo spirito concorrenziale e abbassare i prezzi!! In teoria, appunto! Nella pratica i prezzi della benzina sono alle stelle e pare che le province più penalizzate siano quella di Palermo e quella Siracusa! Qui la media oscilla dai 1.695 ai 1.790 arrivando addirittura a toccare (reggetevi forte!!) punte di 1835 ad Avola, in un gestore Q8, e di 1825 in un distributore Eni di Cassibile! Le province più fortunate sembrano essere, invece,  quelle di Agrigento e Caltanissetta, dove i prezzi possono scendere di molto arrivando addirittura a 1630 euro al litro. La questione ad Avola, poi, è ancora più complessa, perchè le pompe di benzina sarebbero monopolizzate da due aziende: la Pappalardo Salvatore di Catania e il Gruppo Minardo di Modica e ci sarebbe un accordo tra loro per non abbassare il prezzo, non avendo alcuna concorrenza in piazza. Unico concorrente potrebbe essere BP Petroli di Modica ma purtroppo per noi avolesi non ha alcuna pompa di benzina in territorio locale. Basta mettere il naso fuori da Avola per accorgersi che i prezzi sono più bassi, se pur leggermente. 

Basta  fare un giro dei vari distributori di benzina della Sicilia per rendersi conto di persona di quanto oscillino i prezzi. Ma adesso la domanda è: se è vero che i commercianti si mettono d’accordo fra di loro per stabilire i prezzi, perchè i cittadini non fanno un medesimo patto e decidono dove fare benzina?! I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende e hanno un potenziale che spesso non sanno di avere!! Diverse sono le iniziative che sono state portate avanti negli anni, un esempio per tutti quella di Beppe Grillo nel 2007 quando lanciò un appello agli italiani chiedendo loro di non acquistare benzina dai più grandi colossi, Esso e Shell, in modo da costringerli, dopo un po’ di tempo, ad abbassare il prezzo. Se queste compagnie avessero abbassato il prezzo, automaticamente, lo avrebbero fatto anche le altre, per adeguarsi. L’idea non era male, anzi, era geniale! E in realtà non proveniva dalla mente di Grillo ma da molto più lontano. Lui ha avuto il solo merito di diffonderla in Italia grazie al suo potere mediatico. Ad ogni modo, non siamo riusciti a mettere in pratica questa genialata e ci ritroviamo con i prezzi ai massimi storici. Di chi è la colpa?

 

Ilaria Greco

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