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Consiglio comunale, sì al piano trentennale sul disavanzo tecnico. Stasera di nuovo in aula

Il consiglio comunale di Siracusa approva piano trentennale sul disavanzo tecnico. Stasera di nuovo in aula per la programmazione triennale delle opere pubbliche. Non si è infatti raggiunto il numero legale.

Siracusa, 24 novembre ‘15 – Con 21 voti favorevoli e 4 contrari, il consiglio comunale ha approvato ieri sera il piano di rientro del disavanzo tecnico. In applicazione della nuove normative che regolano la rendicontazione e la contabilità degli enti locali, il Comune dovrà versare 683mila 782 euro per i prossimi 30 anni, così da bilanciare un saldo negativo di 20 milioni 513mila 454,98 euro.

L’assise presieduta Santino Armaro ieri ha affrontato anche il piano triennale delle opere pubbliche (terzo punto all’ordine del giorno – il primo era l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti) ma il confronto si è interrotto, per mancanza del numero legale, prima di discutere i 38 emendamenti presentati in gran parte dalla commissione Urbanistica. La seduta in seconda convocazione è fissata alle 18,30; basterà una maggioranza di 16 consiglieri che saranno chiamati anche ad approvare l’adeguamento Istat degli oneri di urbanizzazione e una variante urbanistica per un terreno posto tra via Augusta e viale dei Comuni.

Il piano di rientro dal disavanzo è già operativo perché l’assemblea ha anche approvato l’immediata esecutività della delibera (21 sì e 3 no). Rispetto alla proposta dell’Amministrazione, il provvedimento è passato con una modifica proposta da Salvo Sorbello con un emendamento, approvato all’unanimità, che prevede di privilegiare il contenimento della spesa nel reperimento delle fonti di finanziamento per la copertura del debito; la proposta iniziale faceva riferimento a “entrate correnti genericamente intese”. Non è passato (18 astensioni, 3 sì e 3 no), invece, un emendamento a firma di Salvatore Castagnino, Cetty Vinci e Fabio Alota, con il quale si chiedeva di vincolare gli introiti degli affitti attivi. L’Amministrazione attraverso l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani (che aveva dato il via libera all’emendamento Sorbello), ha ritenuto non condividere la seconda modifica poiché si tratta di somme già destinate ad altri scopi.

Il disavanzo tecnico, fissato all’1 gennaio 2015 e relativo a tutti gli anni precedenti, è stato il frutto di un lavoro durato oltre 10 mesi e che ha comportato la revisione di 40mila voci di bilancio. Nella sua relazione, l’assessore Scrofani ha ringraziato gli uffici per l’enorme lavoro di accertamento compiuto e ha chiarito che nel computo sono rientrate solo le poste in entrata e in uscita giuridicamente corrette. In entrata si sono sommati 48,6 milioni. In uscita: 52,4 milioni di crediti di dubbia esigibilità; 11,4 milioni di avanzo vincolato; 5 di altri accantonamenti.

Nel dibattito che ne è seguito sono intervenuti Cetty Vinci, Sorbello, Elio Di Lorenzo, il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Acquaviva, Castagnino.

È toccato all’assessore ai Lavori pubblici, Armando Foti, illustrare il piano triennale delle opere pubbliche, costituito da 335 voci e definito “un momento rappresentativo dei bisogni della città. Ci accusano di avere realizzato un libro dei sogni ma – ha proseguito l’assessore – a parte che sognare non costa nulla, senza una prospettiva lunga non si possono programmare gli interventi importanti per la città. Se così non fosse, oggi non avremmo la riqualificazione del porto o di via Filisto oppure il completamento totale della rete fognaria”.

Foti ha indicato due linee prioritarie: l’edilizia scolastica e gli impianti sportivi, parlando di finanziamenti in arrivo per una nuova scuola all’Isola e di un istituto 3.0 da realizzare in via Piazza Armerina con fondi nazionali grazie ad un bando nel quale il Comune si posizionato al quarto posto su 30 partecipanti. Nel settore dello sport, l’attenzione è rivolta a Cassibile, dove è previsto un impianto con piscina e un campo di campo di calcio; a Siracusa, la riqualificazione del “Pippo Di Natale”.

Attenzione rivolta, inoltre, ai rischi di desertificazione del territorio attraverso la ricarica con metodi naturali del vecchio campo pozzi e la realizzazione di uno nuovo grazie ai finanziamenti europei; la realizzazione di 1.900 nuovi loculi in vetro resina al cimitero; la riqualificazione delle vie Monte Renna, Pitia, Tisia, Crispi e di piazza della Stazione.

Anche qui un altro acceso dibattito, animato soprattutto da Castagnino.

In conclusione di lavori, prima di passare all’esame degli emendamenti, è venuto a mancare il numero legale durante l’elezione di uno scrutatore.

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