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Buffettieri e roccistieri, il mangiar di strada siciliano protagonista nel secondo appuntamento con “Assaggi di Territorio”

Siracusa, 9 gennaio ’17 – Le arancine della tradizione, farcite con il succulento sugo di carne degli Iblei, le classiche “siciliane” con tuma e acciughe e i dolci delle feste hanno arricchito la seconda tappa della manifestazione “Assaggi di territorio”, organizzata dalla condotta di Slow Food Siracusa, con il patrocinio dell’assessorato alle Attività produttive del Comune retto da Gianluca Scrofani.

Un numeroso ed attento pubblico ha preso parte, nei saloni dell’ex Convento del Ritiro, all’incontro dedicato al tema “Buffettieri, rosticcieri e il mangiar di strada siciliano” e con molto interesse ha seguito la narrazione sui prodotti della tradizione siciliana, e siracusana in particolare, proposti nella relativa degustazione.

In apertura Franco Motta, fiduciario della Condotta Slow Food di Siracusa, ha ricordato l’importanza delle finalità che Slow Food porta avanti mediante progetti specifici, in primo luogo i Presìdi che vengono organizzati per tutelare specie vegetali e animali e valorizzare piccole produzioni dell’artigianato alimentare.

“A questo Slow Food Siracusa– ha ricordato Motta – si unisce l’impegno a sostegno di consumi il più possibile sostenibili, sin dalla scelta di ciò che si acquista. La nostra attività tiene da sempre molto in considerazione le iniziative educative rivolte agli associati, alle scuole e ad altri cittadini in occasione di manifestazioni ed incontri pubblici come quello odierno”.

Alessia Liistro, cuoca a domicilio specializzata nelle cooking experience per i viaggiatori stranieri che visitano la nostra città, ha preparato le arancine seguendo i dettami della tradizione che prevedono l’utilizzo di riso per risotti e del sugo di carne cotto per diverse ore. Apprezzati alcuni consigli che Alessia ha dispensato alle signore presenti, raccontando i metodi per la preparazione delle arancine ereditate dalla nonna.

Della pasticceria Alfio Neri le “siciliane” con tuma ed acciughe proposte nella degustazione: Alfio Neri ha sottolineato l’importanza dell’utilizzo di materie prime di qualità e a km zero come quelle utilizzate anche per le paste di mandorla protagoniste della seconda parte di degustazione: mandorla Pizzuta di Avola, limone “femminello” e Moscato di Siracusa.

A narrare i prodotti degustati ci ha pensato il vicepresidente di Slow Food Sicilia, Carmelo Maiorca, che ha fatto un veloce riferimento alle origini storiche del cibo di strada siciliano con particolare attenzione al rapporto tra la ricca ed elaborata tavola dei Monsù e alla successiva interpretazione popolare più povera, ma altrettanto originale e fantasiosa. Rispetto alle arancine, Maiorca ha ricordato che prima di diventare mangiar di strada, esse erano cibo di recupero soprattutto nei conventi, dove venivano in questo caso riutilizzati i resti del risotto.

Le altre preparazioni protagoniste della seconda tappa di Assaggi di Territorio sono state il torrone di giuggiulena di Alessia Smileandfood Liistro, la cuccìa della pasticceria Artale e il Buccellato della pasticceria Artale. Il tutto inaffiato da vini siracusani: il Cyane di Pupillo ed il Moscato di Siracusa di Gulino.

Prossimo ed ultimo appuntamento con Assaggi di Territorio il 21 gennaio, sempre alle 18.30 nei saloni dell’ex Convento del Ritiro di via Mirabella 31 a Siracusa con i prodotti dei Presidi di Slow Food.

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