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Avola: L’aggressione al professore trattato da tutti i media nazionali

E’ balzato agli onori della cronaca nazionale l’episodio del professore aggredito, Salvatore Busà di 60 anni, al quale i genitori di un ragazzo di 12 anni hanno rotto una costola per un rimprovero.

I media nazionali, da “la vita in diretta” alle testate giornalistiche nazionali al “La tecnica della scuola” hanno trattato ed approfondito la questione specialmente dopo le dichiarazioni del professore il quale avrebbe detto di non avere intenzione di tornare a scuola.

“Non so se ritornerò a scuola, questo episodio mi ha segnato” queste le parole del professore che alle accuse della madre del dodicenne sul presunto lancio del libro al ragazzino risponde: “Il libro l’ho lanciato sul banco, non al ragazzino. Comunque non mi aspettavo che qualcuno venisse a picchiarmi. Se la signora o la famiglia avesse voluto contestare il mio gesto si sarebbe potuta rivolgere alle forze dell’ordine o a un avvocato, intraprendendo le cose sul piano della legalità. Avrebbe potuto avanzare delle accuse e io mi sarei difeso, ma non così, non picchiandomi”.

Un dato che emerge, dai tantissimi messaggi e post pubblicati sui vari social sull’accaduto è la precarietà della condizione della famiglia in generale e del ruolo, sempre minore, che viene dato alla scuola ed agli insegnanti come strumento di educazione dei ragazzi.

Inoltre, secondo le dichiarazioni dello spesso professore e di altri studenti del plesso scolastico di Avola,  lo scorso mese di novembre un altro genitore ha aggredito un docente “colpevole” di aver rimproverato il figlio.

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