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Avola: Don Fortunato di Noto su Rete 4 parla della pedofilia nella Chiesa

Ospite negli studi di Rete 4, don Fortunato di Noto viene interpellato in merito alla pedofilia nella chiesa. Lui che ha fatto della lotta alla pedofilia la propria ragione di vita.

Avola, 20 ottobre 2015 – Migliaia di casi di pedofilia perpetrati dai preti in tutto il mondo. Migliaia di vittime, migliaia di parroci coinvolti che sapevano e tacevano. Numeri impressionanti che gridano allo scandalo. Uno scandalo che gli ultimi Papi, Ratzingher prima e Bergoglio dopo,  hanno cercato di contrastare. E’ a questo proposito che, in diretta durante il programma “La strada dei Miracoli” in onda su Rete 4, è intervenuto il parroco di Avola che ha fatto della lotta alla pedofilia la propria bandiera. “Noi con l’associazione Meter – ha detto in diretta TV Don Fortunato di Noto in collegamento da Avola –  più volte abbiamo denunciato casi di pedofilia e siamo riusciti a stanare diversi pedofili. Certo sentire dire dalla bocca di un parroco quelle parole – ammette – fa di certo effetto”. Si riferisce in particolare al servizio andato in onda poco prima il suo intervento in merito alle parole di don Gino Flaim della chiesa di San Pio X di Trento. Parole che hanno fatto il giro del mondo. «La pedofilia nella Chiesa? Posso capirla. Spesso alcuni bambini cercano affetto e qualche prete può cedere». Queste le parole choc rilasciate ai microfoni di La 7 che hanno fatto indignare la Chiesa e il mondo.

In studio, fra gli altri, anche Carmelo Abbate, Giornalista siciliano di Panorama che ha voluto, durante il programma, sottolineare come finalmente si sia restituita la giusta dignità a Papa Ratzingher, spesso denigrato ma di fatto primo nella storia ad aver dichiarato guerra alla pedofilia parlando di sporcizia e marciume da condannare.

Durante la puntata di questa sera un altro ospite in studio ha raccontato una testimonianza agghiacciante: l’uomo ha raccontato di come per anni il parroco della propria parrocchia avrebbe abusato di lui e approfittato di lui e dei propri familiari autoinvitandosi a mangiare a casa loro e sfruttando la grande fede da cui era animata la sua famiglia.

“Sono rattristato – ha detto don fortunato di Noto – E’ una gravissima situazione, questa come tante altre documentate in tutta Italia e nel mondo. Ogni volta che facciamo il report di fine anno abbiamo dei dati allarmanti: più di un milione di bambini coinvolti dai 0 ai 12 anni.

Credo che sia arrivato il tempo di creare un’alleanza affinchè si possa davvero lavorare tutti  insieme per debellare questo fenomeno”.

Ilaria Greco

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