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Augusta: Confronto su Sviluppo e politiche industriali nella provincia di Siracusa

Siracusa 17 maggio 2015. Norme più chiare, una governance che lavori quotidianamente sulle politiche industriali ma anche risposte certe dalle istituzioni. E’ stato un lungo e articolato dibattito quello che ha segnato la tavola rotonda “Sviluppo e politiche industriali” che si è tenuta questa mattina ad Augusta, nei locali dell’Autorità portuale. L’iniziativa rientra nel percorso di avvicinamento a “Spero 2020”, l’evento organizzato dall’associazione “Tempi Nuovi” e in programma il 6 e 7 giugno nell’area dell’ex Spero in via Elorina a Siracusa.

A introdurre i lavori Giovanni Cafeo che ha ribadito gli obiettivi dell’evento che ha le sue fondamenta nel confronto e nel fare insieme. “Non vogliamo solo confrontarci su un modo nuovo di fare politica – ha spiegato Cafeo – ma trovare anche un momento e soprattutto un metodo per discutere con tutti i soggetti attivi sul territorio per capire insieme quale percorso intraprendere per lo sviluppo e il rilancio. E vogliamo farlo guardando non solo alla provincia di Siracusa ma anche ai collegamenti in campo regionale, nazionale e internazionale da creare per consentire al territorio di tornare a correre”.

Il commissario dell’Autorità portuale di Augusta, Alberto Cozzo, ha posto l’accento sulla necessità di una maggiore programmazione ma anche sull’esigenza di salvaguardare la realtà industriale pur in un contesto di norme per la tutela ambientale molto stringenti. Cozzo ha anche ricordato come quello di Augusta sia l’unico porto a sud di Gioia Tauro che possa accogliere le grandi navi container e per questa ragione sono indispensabili politiche di sviluppo regionali e nazionali che mettano in campo interventi mirati e non finanziamenti a pioggia.

Dario Ticali, docente all’università Kore di Enna ed ex presidente della Commissione istruttoria per l’autorizzazione ambientale integrata del ministero per l’Ambiente, ha invece puntato il dito contro la mancanza di un coordinamento nella raccolta e la pubblicizzazione dei dati ambientali. Il docente ha ribadito la necessità di creare un dato univoco istituendo un soggetto, che coinvolga sia pubblico sia privato, per un’analisi unica della salute dell’ambiente e per ottenere dati più chiari e trasparenti. Altro aspetto sottolineato da Ticali è l’esigenza di rivedere i confini del “Sin”, il Sito di interesse nazionale che coinvolge i territori di Siracusa, Augusta, Melilli e Priolo. La riperimetrazione del “Sin” dovrebbe partire, secondo Ticali, proprio sulla base dei dati ambientali e considerando che gran parte del territorio attualmente ricadente nel “Sin” potrebbe essere escluso dalle aree dove sono in vigore le restrizioni ambientali.

Il dibattito che ha coinvolto sindacalisti, professionisti, rappresentanti di associazioni di categoria, amministratori e rappresentanti delle imprese del polo petrolchimico è poi stato molto serrato e ha messo in rilievo problemi ormai cronici, come l’alta pressione fiscale, le leggi poco chiare e troppo aperte alle interpretazioni e l’incapacità delle istituzioni di fornire risposte certe agli imprenditori. Nel corso del confronto è anche emersa la necessità di superare i tanti “nodi” mai risolti in 12 anni e di fare squadra anche per attrarre fondi strutturali.

Il percorso di avvicinamento a “Spero 2020… Il futuro è fare insieme” proseguirà venerdì 22 maggio, alle 16, con il dibattito “Conversando su Welfare e sanità”. L’incontro è in programma nella sede dell’associazione “Tempi Nuovi” in via Brenta.

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