Provincia di SiracusaSiracusa

ASP Siracusa propone la campagna per i donatori di sangue di gruppo raro

Prende il via la nuova campagna per i donatori di sangue di gruppo sanguigno raro promossa dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa.

Alla Struttura Trasfusionale dell’Azienda sanitaria di Siracusa accedono oltre 13.000 donatori di sangue periodici e tra essi è possibile identificare dai 3 ai 13 donatori con gruppo sanguigno raro, da inserire nel Registro regionale gestito dalla Banca del sangue dell’Asp di Ragusa. I donatori che vorranno aderire alla campagna promozionale potranno manifestare la loro volontà recandosi nelle Unità di raccolta ospedaliere di Siracusa, Augusta, Avola e Lentini o nelle Unità di raccolta associative presenti in quasi tutti i comuni della provincia di Siracusa.

«Grazie alla terapia trasfusionale – sottolinea il direttore generale f.f. dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu – si riesce spesso a garantire la sopravvivenza di quanti arrivano al pronto soccorso degli ospedali in condizioni di gravità emorragica. Come pure si garantisce, con la trasfusione del sangue e degli emocomponenti, il supporto vitale in corso di molte malattie croniche o di quanti siano sottoposti a terapie antitumorali o a quanti debbano essere sottoposti a interventi chirurgici, come nel caso delle fratture del femore negli anziani o dell’impianto di protesi articolari o di altri complessi interventi cardiochirurgici o per i trapianti di organo o di midollo osseo o nelle complicanze emorragiche post-parto. Il successo della terapia trasfusionale ‑conclude Madeddu‑ è, fondamentalmente, dovuto alla compatibilità fra il sangue del donatore e quello del ricevente».

«Siamo certi – afferma il direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Dario Genovese – che la grande generosità di quanti già donano periodicamente, volontariamente e gratuitamente il proprio sangue e di quanti sono particolarmente sensibili ed altruisti, consentirà di raggiungere gli obiettivi prefissati, dando una opportunità in più di sopravvivenza a chi necessita della trasfusione. Con la scoperta del principale sistema di gruppo sanguigno, AB0, grazie alle osservazioni del premio Nobel per la medicina Karl Landsteiner, la trasfusione del sangue si è largamente diffusa in campo clinico proprio per la riduzione del rischio trasfusionale da eventi avversi per incompatibilità sanguigna. In taluni casi, fortunatamente rarissimi, l’efficacia della trasfusione del sangue è condizionata dalla completa identità dei sistemi di gruppo sanguigno meno noti, presenti in un numero estremamente ridotto di individui. In questi casi si parla di “gruppo sanguigno raro” ‑ spiega Genovese ‑ la cui combinazione particolare si riscontra in una persona ogni 1000-5000 soggetti tipizzati». 

Ch. D.

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