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Appello dei precari del Comune di Avola: ” Da tre mesi senza stipendio siamo ormai al collasso”

A tre mesi di distanza dall’ultimo accredito (Dicembre) ancora ad oggi i 120 precari ASU del Comune di Avola lamentano lo stato di precarietà in cui si trovano. È l’ennesimo grido di allarme che lanciano i precari, stanchi e sfiduciati perché non riescono più ad avere quel minimo vitale per poter vivere.

E’ questo il contenuto del documento diffuso da movimento dei precari, che chiedono il pagamento degli stipendi.

“C’è tanta rabbia perché nessuno si occupa di noi, giornalmente si contattano gli uffici della regione, e quando qualche impiegato si decide a rispondere alle telefonate fatte dagli Asu la risposta è sempre la stessa, “bisogna aspettare” – continua il documento –  L’ultima notizia di qualche giorno addietro è che il decreto è stato fatto, però bisogna aspettare che il bilancio venga pubblicato, dopo si invierà il tutto alla Ragioneria e dopo ancora alla cassa regionale che provvederà a fare i mandati all’Inps regionale che a sua volta trasmetterà alle sedi provinciali. Nel frattempo passerà almeno un altro mese, e noi lavoratori, aspettando tutto questo, andiamo giornalmente a lavorare, senza tirarci indietro e senza creare nessun disservizio. Il tutto si risolve nell’indifferenza totale della politica. Politica sorda e incapace che non bada a queste problematiche, e a quella di tanti altri colleghi che si trovano in situazioni lavorative analoghe, o peggio ancora che hanno perso anche l’opportunità del lavoro. Ci sentiamo con le mani legate, privi della dignità che ogni lavoratore che si rispetti dovrebbe avere. Viviamo giornalmente le tante difficoltà che si riscontrano purtroppo in tante famiglie, legate al monoreddito, alle tante tasse, alla precarietà”.

“Ancora una volta facciamo appelli che rimangono tali, nella speranza di avere qualche risposta – concludono i precari – perché  la deputazione provinciale, tutta, attenzioni la problematica e se ne faccia carico, senza girarsi dall’altro lato, che inizi ad occuparsi “anche” dei lavoratori ASU del Comune di Avola. E, qualora qualcuno fosse interessato almeno ad ascoltarci e incontrarci, noi saremmo ben gradi”.

 

 

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