Ancora altri due casi di violenza domestica: arrestati due nullafacenti

Purtroppo torniamo ancora una volta a parlare di violenza domestica: altri due episodi nel fine settimana.

Nel primo, verificatosi sabato pomeriggio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta hanno tratto in arresto un pregiudicato, nullafacente, di 45enne, per estorsione e maltrattamenti in famiglia. R.R. di Augusta, come altre volte in passato, dopo una violenta discussione verbale con la propria madre, con la quale conviveva, pretendeva dalla stessa una somma di denaro per trascorrere il sabato sera; al rifiuto della donna, il pregiudicato impugnava un grosso coltello da cucina ed inveiva contro la madre, minacciandola di ucciderla se non gli avesse dato la somma richiesta, tanto da costringere l’anziana donna a rifugiarsi in un’altra stanza e chiudersi a chiave. All’ennesimo atto di violenza tra le mura domestiche assisteva la sorella che riusciva ad allontanarsi e chiedere aiuto ai Carabinieri della vicina Caserma. L’immediato intervento dei militari riusciva a bloccare subito l’esagitato che nel frattempo aveva nascosto il coltello sotto il materasso della camera da letto. Il coltello e la somma di euro 20 sono stati posti sotto sequestro.

Nel secondo episodio avvenuto nella notte appena trascorsa, i Carabinieri della Stazione di Carlentini, hanno tratto in arresto, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, L.D. 26enne di Lentini, nullafacente, pregiudicato. L’uomo, dopo una furiosa lite avvenuta all’interno della sua autovettura aveva aggredito e percosso, per futili motivi, la propria convivente costringendola con la forza a saltare fuori dal mezzo facendola cadere in mezzo alla strada. La donna, in piena crisi, riusciva a chiamare i Carabinieri che intercettavano il malvivente e bloccare l’autovettura. Trasportata all’Ospedale di Lentini la ragazza veniva riscontrata affetta da “trauma cranico con escoriazione al collo, alla spalla e al volto” e veniva ricoverata ma non in pericolo di vita. L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha evitato il peggio, consentendo alla donna di mettersi in salvo.

Entrambi gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.

Gli episodi per i quali hanno proceduto ieri i Carabinieri, sono gli ultimi di una lunga serie che ha fatto emergere come il fenomeno della violenza domestica sia ancora attuale anche se negli ultimi tempi, grazie alla più recente normativa pensata per riconoscere una più ampia tutela alle vittime appartenenti alle fasce deboli, può essere contrastato con maggior successo anche grazie ad una specifica attività di prevenzione. Negli ultimi sei mesi, infatti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno tratto in arresto più di 20 persone per altrettanti episodi di violenza domestica e di maltrattamenti in famiglia consentendo in molti casi l’ulteriore applicazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa famigliare dei responsabili delle vessazioni.

Nell’ultimo periodo molto è stato fatto dai militari del Comando Provinciale di Siracusa sotto l’impulso del Comandante Provinciale, Col. Luigi Grasso, non solo con l’attività di contrasto all’odioso fenomeno dei maltrattamenti in ambiente domestico, ma anche sotto il profilo preventivo con la stretta collaborazione dei centri antiviolenza presenti nel capoluogo e nella provincia e con la partecipazione ad una serie di conferenze grazie alle quali è stata svolta una attività di sensibilizzazione sul fenomeno affinché le vittime di violenza possano prendere coscienza come le istituzioni e le associazioni a cui ci si può rivolgere consentano di fornire un sicuro aiuto per uscire dallo stato di sudditanza psicologica che, in molti casi, inibisce la denuncia dei maltrattamenti subiti.

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