All’ospedale “Umberto I” di Siracusa distributori truffa: incassano senza erogare i prodotti

Siracusa (05/10/2016) – All’ospedale “Umberto Primo” di Siracusa non funzionano nemmeno i distributori d’acqua, bibite  e generi alimentari. Ma l’elemento più grave è che le famigerate macchinette incassano regolarmente i soldi dei malcapitati utenti, senza, però, poi erogare il prodotto selezionato. Se qualcuno tenta di protestare trova un muro di indifferenza tra i dipendenti dell’ospedale che, peraltro giustamente, sostengono di non entrarci nulla con quelle macchine, che sono gestite da una ditta privata. La foto che vi proponiamo, fornitaci dal un utente, renda bene l’idea di quello che accade. Vedete due bottiglie d’acqua bloccate davanti all’imboccatura prima di scendere sul piano di distribuzione. Appartengono a chi le ha pagate 50 centesimi cadauna, ieri sera, ma non può ritirarle. Per ottenere il rimborso occorre cercare il gestore del servizio, ma appare assolutamente improbabile che sia un’operazione semplice da effettuare. Disservizi di questo tipo sono particolarmente odiosi, proprio perché si tratta di un ospedale, dove i parenti dei degenti si trovano in condizioni di particolare stress e, magari a tarda notte, devono fare i conti con i furbetti dei distributori. Senza considerare che i generi di prima necessità potrebbe tentare di comperarli chi non ha altri soldi con sé e si trova, così, scippato delle ultime sue risorse.

Giriamo la segnalazione alla direzione dell’ospedale, perché vigili su chi ha in affidamento i distributori automatici e chieda al personale ospedaliero di essere più collaborativo con  parenti e pazienti, anche se il problema non è di loro stretta competenza. Dopotutto gli atteggiamenti di positiva solidarietà, anche per le piccole cose, contribuiscono a dare più speranza a chi soffre ed a rilanciare la sbiadita immagine della sanità siciliana.

Giuseppe Cascio

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