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Evasione tributaria, il deputato Cinquestelle Stefano Zito chiede immediati accertamenti

ll portavoce del M5S alla Regione Siciliana, Stefano Zito, ha chiesto all’Ufficio Tributi del Comune di Siracusa, a Riscossione Sicilia e alla Commissione Tributaria Provinciale di Siracusa, alcune informazioni in merito all’attività di accertamento e contrasto dell’evasione fiscale per i tributi locali (ICI-IMU-TARSU-TARES-etc).
In particolare  chiede di conoscere quali siano i “numeri” di questa attività di contrasto e controllo, quale sia l’ammontare annuale degli accertamenti eseguiti, quali quelli effettivamente andati a buon fine, o finiti di fronte ai giudici della commissione tributaria.
“Se da un lato gli Enti Locali si trovano di fronte alla contrazione sempre più forte dei trasferimenti da parte di Stato e Regioni, dall’altro hanno l’obbligo di garantire l’erogazione dei servizi minimi ai propri cittadini – scrive Zito –  Ecco che, in questo quadro generale, diventa prioritaria la lotta all’elusione e all’evasione dei tributi locali, attività che andrebbe ottimizzata migliorando le banche dati in possesso alla pubblica amministrazione, e investendo sulla specializzazione del personale. In modo tale che a pagare siano “tutti”, e che le maggiori entrate vadano ad allargare la base imponibile riducendo il peso fiscale del singolo contribuente”.
Ma a Siracusa la situazione non pare proprio positiva. Come fa rilevare la Corte dei Conti, che ha analizzato i Bilanci 2012 e 2013, esiste un numero troppo elevato di residui attivi antecedenti al 2009 (oltre 17 milioni di euro), che sono stati “cancellati” dalla maggioranza lo scorso novembre, e spalmati nel bilancio come nuovo capitolo di spesa per i prossimi 30 anni.  Somme enormi da riscuotere per permessi a costruire e sanzioni negli anni 2011 e 2012, l’esiguità delle riscossioni in seguito all’attività di accertamento dell’evasione tributaria, (quasi 3 milioni di euro da regolarizzare per IMU e TARES) e un contenzioso troppo elevato che sfiora i 203 MILIONI di euro.
Di queste criticità, insieme alle rilevazioni su possibili squilibri economico-finanziari, l’assenza di copertura di spese, il ricorso eccessivo ad anticipazioni di tesoreria, forse la violazione del patto di stabilità, il Consiglio Comunale di Siracusa è chiamato a rispondere entro il 15 Marzo prossimo – conclude Zito – Ritenendo fondamentale la lotta all’evasione tributaria in un Comune in difficoltà economica come Siracusa (ricordiamo che l’approvazione del Bilancio 2015 è avvenuta a Gennaio 2016), auspichiamo però che questa venga condotta nel pieno rispetto delle regole e del cittadino siracusano, già costretto ad enormi sacrifici dalla crisi generale (al di là dei proclami ottimistici del Governo Nazionale), e che vede una costante riduzione dei servizi a fronte di una pressione fiscale elevatissima”.

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