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I 60 anni di Don Angelo Giurdanella, vicario generale del Vescovo di Noto, per anni parroco ad Avola.

Il sindaco Bonfanti: “La sua umanità è disarmante”. Mons. Staglianò: “Da più di 5 anni Don Giurdanella è al mio fianco senza risparmiarsi”

Una messa nella chiesa di San Salvatore celebrata da Mons. Antonio Staglianò, una festa poco dopo con tanto di esibizione con la chitarra dello stesso vescovo della Arcidiocesi di Noto. E infine il commosso e sentito ringraziamento da parte del sindaco Corrado Bonfanti. Tutti a rendere omaggio a don Angelo Giurdanella, vicario generale del vescovo Staglianò, nel giorno del suo 60° compleanno.

“Un atto dovuto la nostra presenza – ha sottolineato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti – per la disarmante umanità che ha sempre dimostrato don Angelo. Un uomo al servizio di Dio e del prossimo che continua a darci lezioni quotidiane di relazioni tra persone che amano la propria missione terrena e che manifestano in ogni circostanza amore per il prossimo e spirito di abnegazione e sacrificio per gli altri. In occasione di questo 60° compleanno non si festeggia di per sé la ricorrenza stessa, ma si ha il piacere di dimostrare attraverso l’affetto di tutti coloro che hanno partecipato, grande amore e ringraziamento per un uomo che è continuo esempio e motivo di emulazione nelle attività quotidiane che ognuno di noi svolge”.

Don Angelo Giurdanella è stato nominato Vicario Generale dal vescovo Staglianò l’1 ottobre 2010. Nato a Modica nel 1956, don Giurdanella è stato ordinato sacerdote il 27 dicembre 1983 dal vescovo Salvatore Nicolosi: è stato parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista e di S. Paolo Apostolo ad Avola (presente una numerosa comunità avolese alle celebrazioni) e a settembre del 2009 fu nominato dallo stesso vescovo di Noto, Vicario Episcopale per il Clero. Lo stesso vescovo Staglianò ha sottolineato l’importanza di una figura come il sacerdote modicano al suo fianco: “E’ il mio braccio operativo nella diocesi – ha detto Mons. Staglianò –. E questo ruolo di Vicario Generale lo svolge bene da cinque anni a questa parte perché lavora indefessamente in tutti i campi in cui una Diocesi è impegnata: dell’organizzazione liturgica, a quella delle feste religiose, alla traduzione degli spazi del disagio sociale del Vangelo di Gesù. Don Angelo vanta poi un’esperienza pluri-ventennale nella comunità dei tossicodipendenti e lavora senza risparmiarsi a favore dei più poveri e dei più sofferenti. Ha reimpostato l’attività della Cattedrale dando lustro ad un luogo così importante per la Diocesi”.

Ilaria Greco

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